Sorrento, arrestato il sindaco Massimo Coppola per una mazzetta sulla refezione scolastica

Massimo Coppola

SORRENTO – La notizia dell’arresto del sindaco Massimo Coppola colto in flagranza di reato (intascare una tangente di 4500€ da un imprenditore della refezione scolastica vincitore di un appalto di gara di oltre 4 mln di euro) insieme a un suo collaboratore, il giornalista (sospeso dall’Ordine della Campania) Francesco Di Maio (1500€) ha sconvolto la città nel pieno della stagione estiva e al centro di una serie di eventi nazionali e internazionali.

L’indagine svolta dalla Guardia di Finanza di Torre Annunziata e Massa Lubrense per conto della Procura di Torre Annunziata diretta da Nunzio Fragliasso ha portato al ferma del sindaco e del suo collaboratore in un ristorante dove, insieme all’imprenditore, si erano incontrati a cena per intascare la somma, una quota di una ben più consistente mazzetta di circa 120mila euro in parte già incassata. Sono scattate le perquisizioni domiciliari e nella notte anche in Municipio dove i militari hanno sequestrato documenti e attrezzature informatiche oltre a perquisire anche 17 tra dipendenti del comune accusati a vario titolo di essere coinvolti in quello che è stata definito un vero e proprio sistema orchestrato dal sindaco rispetto a ditte vincitrici di diversi appalti. A casa del primo cittadino sono stati rivenuti 34mila euro in contanti mentre nel domicilio di un altro suo collaboratore Lello il sensivitivo (non dipendente del comune) sono stati invenuti quasi 140mila euro nascosti sotto un biliardo e individuati da un cane della GdF specializzato nel rinvenimento di denaro. Coppola e Di Mario sono stati trasferiti nel carcere di Poggioreale in attesa dell’interrogatori di garanzia e della convalida dell’arresto. La città ha accolto la notizia con grande sconcerto e in Amministrazione il vice sindaco Paolo Pane ha assunto la responsabilità del Comune in attesa dell’esito degli interrogatori degli indagati e delle eventuali decisioni che dovessero scaturire da parte del sindaco o del Prefetto di Napoli.

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