Napoli, Camera di Commercio: arriva la commissaria

Si chiude la stagione di governo della Camera di Commercio di Napoli a guida Ciro Fiola con la nomina di un commissario da parte della Regione Campania che avrà 60 giorni di tempo per procedere alla regolarizzazione delle procedure di rinnovo dell’ente di Piazza Borsa al centro di una querelle legale-giudiziaria da parte delle rappresentanze associativo-imprenditoriali che hanno ingaggiato un braccio di ferro con l’ormai ex presidente Fiola. Si chiama Maria Salerno la commissaria scelta dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e nello stesso tempo la direzione competente procederà alla nomina dei nuovi amministratori.

La violenta contrapposizione tra le associazioni cosiddette “storiche” e l’alleanza che ha portato Fiola alla guida dell’ente ha mortificato in questi anni il ruolo della Camera di Commercio che gestisce importanti risorse finanziarie versate dalle imprese oltre a fondi statali e regionali che ne fanno un ente assolutamente strategico per la promozione dell’economia territoriale.

Il governo dell’istituzione camerale affidata, per statuto, alle associazioni di categoria dei diversi comparti, alla lunga ha mostrato tutti i suoi limiti anche per la progressiva e inesorabile perdita di rappresentanza delle stesse associazioni in termini di aderenti, questione che sta alla base della nomina dei rappresentanti e da sempre al centro di forti contestazioni per la presunta inaffidabilità dei “numeri dichiarati” e di conseguenza dei seggi attribuiti e delle maggioranze che vanno a costituirsi.

Lo stesso ente attraverso le politiche di promozione che finanziano progettualità delle associazioni spesso si è ritrovato oggetto di controlli e anche di inchieste giudiziarie che ne hanno compromesso l’immagine e condizionato la mission istituzionale. Prima di Fiola, fondatore e rappresentante dell’associazione AICAST, era stato Maurizio Maddaloni per conto di Confcommercio a venir destituito dalla presidenza camerale.

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