San Giorgio a Cremano: a scuola di “sicurezza alimentare”

SAN GIORNO A CREMANO (NA) – Secondo, importante appuntamento degli studenti dell’Istituto tecnico-professionale “Medi” diretto dal preside Salvator Tufano con la preentazione del progetto nazionale “Medeaterranea Sicurezza Alimentare” nell’ambito del protocollo nazionale tutela della legalità tra il Miur e l’Arma dei Carabinieri.

“Ringrazio e saluto tutti i relatori di questo convegno che, stamattina, hanno voluto onorarci della loro presenza – esordisce il prof. Tufano – l’Ing. Massimiliano Quintiliani, Presidente dell’Accademia MedEA Terranea; il Tenente Colonnello Michele Avagnale, Comandante del Gruppo NAS; il Maresciallo Maggiore Massimiliano Augliese NAS Carabinieri; La Prof. Teresa Aprea, Docente di Microbiologia ambientale presso il nostro Istituto. L’incontro di oggi affronta una tematica davvero molto importante ed attuale: la sicurezza alimentare.
Con questo termine si intende la sicurezza realizzata dall’insieme delle azioni che si mettono in atto per garantire un elevato standard igienico-sanitario degli alimenti destinati al consumo. Tali azioni vengono esercitate all’interno dell’intero arco della filiera alimentare a partire dalla produzione, passando per la distribuzione, fino alla vendita e somministrazione degli alimenti.
L’Italia e l’Unione Europea mettono in pratica la sicurezza alimentare nel nostro Paese attuando controlli, tracciabilità dei prodotti e conseguente informazione ai consumatori e ai servizi competenti.
Più in particolare, sicurezza alimentare è sinonimo di qualità igienico-sanitaria, nutrizionale e organolettica di ciò che si mangia, ma non solo: ci si deve focalizzare anche su tutti quei processi di produzione, trasformazione, preparazione e consumo degli alimenti, che servono per dare una garanzia in merito alla qualità del cibo stesso. Infatti, se solo uno di questi processi subisce un intoppo, non si riesce più a garantire la salubrità dell’alimento, provocando possibili complicanze nell’organismo umano.
Questi sono tutti argomenti che i nostri studenti di biotecnologie studiano quotidianamente”.

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