Penisola Sorrento, 13 società edili con interdizione antimafia. Si dimette Giuseppe Cuomo da consulente del ministro Sangiuliano

Le “interdittive antimafia” emesse dalla Prefettura di Napoli a carico di una ventina di società della provincia di Napoli interessano in modo anomalo la Penisola Sorrentina dove si contano ben 13 società interdette con sedi nei comuni di Sant’Agnello e  Piano di Sorrento.

Considerata la peculiarità del provvedimento prefettizio un coinvolgimento così numeroso di società locali suscita molte perplessità e solleva una serie di interrogativi inquietanti. Tanto più che una di queste società ha chiamato direttamente in causa un personaggio politico di primo piano della Penisola Sorrentina, l’avv. Giuseppe Cuomo, per dieci anni sindaco di Sorrento e consigliere provinciale, dall’insediamento del Governo-Meloni nominato consulente (a titolo gratuito) del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Neanche 24 ore son trascorse dalla notizia che Cuomo ha tempestivamente rassegnato le dimissioni dall’incarico anche senza essere indagato, ma per la circostanza che nella Nizza Srl di cui è socio al 50% l’altro 50% è detenuto da Salvatore Langellotto, attualmente agli arresti domiciliari e con sulle spalle una pena di quattro anni scontata in carcere per collusioni camorristiche. La vicenda di Langellotto è rimbalzata sulle cronache nazionali all’indomani di un servizio televisivo di Giulio Golia per il programma “Le Iene” che ha acceso i riflettori sulla “benedizione” di cinque nuovi camion della ditta edile del Langellotto avvenuta sul sagrato della Basilica dei SS. Prisco e Agnello ad opera dell’amministratore parrocchiale Don Francesco Saverio Iaccarino (attualmente ricoverato in Ospedale per una grave forma di meningite che l’ha colpito nei giorni scorsi).

Claudio D’Esposito

Il servizio vedeva tra l’altro protagonisti Claudio D’Esposito, presidente del WWF Terre del Tirreno che esattamente un anno fa era stato aggredito e pesantemente picchiato dall’imprenditore santanellese riportando diversi traumi, e il giornalista Vincenzo Iurillo de “Il Fatto Quotidiano” che ha dedicato un ampio servizio alla vicenda della benedizione per cui è stato minacciato dal Langellotto al punto da doversi disporre da parte delle autorità la vigilanza della Polizia a tutela del cronista. Dalle indagini che ne sono seguite sono emerse situazioni sconcertanti, in particolare l’ìimpiego dei camion del Langellotto nella ricostruzione post frana nell’isola d’Ischia dove l’imprenditore risultava essere stato assunto da una ditta preposta a svolgere i lavori e che si avvaleva degli automezzi di Langellotto.

Gennaro Sangiuliano

Hanno suscitato un certo sconcerto sia le dichiarazioni rese alla stampa da Cuomo (antichi rapporti di famiglia col padre del Langellotto) sia dallo stesso Sangiuliano che si è detto all’oscuro della vicenda ed ha accolto le dimissioni del suo consulente scelto, come avvenuto anche per il passato, tra amministratori pubblici con esperienza nel campo dei beni ambientali. Va evidenziato che nel 2011 emersero questi rapporti tra Cuomo, all’epoca sindaco di Sorrento, e Langellotto con un’altra società di quest’ultimo, la Edil Green (anch’essa oggetto di interdittiva prefettizia), per il progetto di una mega parcheggio interrato contro la cui realizzazione si opposero, con successo, lo stesso WWF e l’avv. Giovanni Antonetti poi tragicamente scomparso. Una vicenda che ha lasciato il segno e alimentato rancori soprattutto contro il rappresentante del WWF costantemente impegnato a denunciare speculazioni e malversazioni ai danni del territorio e dell’ambiente.

Stampa