Coronavirus, Mirco Bindi: “Ecco i farmaci per curarsi tranquillamente a casa!”

Mirco Bindi

Mirco Bindi

Mirco Bindi è un oncologo senese, studioso delle relazioni che intercorrono tra alimentazione e cancro, autore di pubblicazioni e libri nei quali indica come contrastare gli effetti nocivi del cibo industriale sul nostro organismo e combattere le degenerazioni che ne derivano inducendo lo sviluppo del cancro. Di recente il dottor Bindi ha pubblicato su una rivista scientifica internazionale uno studio sul coronavirus e oggi propone un “protocollo farmaceutico” per curare a domicilio i sintomi del Covid-19.
“Premetto che devono aver paura dei sintomi gravi e del decesso le persone sopra i 70 anni con patologie croniche metaboliche ipertensione, diabete, cardiovasculopatie, tumori e broncopatie croniche ostruttive. Queste persone sono consumatori accaniti di farmaci che danneggiano il metabolismo cellulare. Sotto i 65 anni la percentuale dei decessi è minima; sotto i 50 anni è dello 0,05%. Alimentazione industriale, luogo di vita inquinato, sedentarietà e grasso in eccesso concorrono a creare il pasto ghiotto per il COVID-19. Consiglio a tutti quelli che conosco di premunirsi con i seguenti medicinali da usare immediatamente entro le 12-36 ore appena si ha il sospetto dei sintomi da Covid. Chi si ammala sul serio capisce di trovarsi subito di fronte a una situazione nuova. Il virus provoca micro embolie diffuse: tutti gli organi sono coinvolti, più o meno a seconda dei punti deboli specifici della persona. I sintomi sono multipli, intensi, contemporanei: dalla febbre al fiato corto, dai dolori ossei a quelli addominali, dalla cefalea alla stanchezza. Ecco i farmaci necessari da comprare se il medico di famiglia non li vuole prescrivere: Plaquanil* 200mg (idroclorochina), aspirina* da 500 mg, Deltacortene* 25 mg, clexane* 4000 unità (quasi inefficace se la persona è sovrappeso), zinco integratore, vitamina C 1 grammo, Lattoferrina 200. L’Azitronicina* (antibiotico) può essere utile solo se la febbre si mantiene elevata dopo 3-4 giorni. (*l’asterisco indica che è sufficiente una scatola). Questi farmaci vanno calibrati dal medico in base al paziente, ma dato che i medici di famiglia sono praticamente scomparsi e non hanno protocolli utili è bene che la persona si autogestisca o protegga i suoi cari.

Il COVID-19 ad evoluzione grave guarisce nell’80% dei casi con questi farmaci senza necessità dell’ospedale. I sintomi riducono l’intensità in 3-4 giorni e il protocollo indicato difficilmente supera i 10 giorni. La tossicità dei farmaci elencati è minima o assente. Avere i farmaci in casa significa eliminare la paura che i mass media diffondono. Il COVID-19 sta evidenziando come questa situazione mondiale non sia una pandemia, ma una sindemia. Sindemia significa Sindrome Degenerativa Cellulare, cioè un insieme di manifestazioni patologiche da cause epigenetiche. Personalmente dico grazie al COVID-19 perché ha riunito in una unica famiglia quello che la medicina farmaceutica spezzetta in dipartimenti, reparti, specializzazioni a scatole stagno”.

Stampa