Unimpresa, accordo sul lavoro con la Regione Campania

Longobardi Paolo UnimpresaNAPOLI – Unimpresa, patto con regione Campania per staffetta generazionale. Firmato l’accordo dall’assessore al lavoro Severino Nappi con le organizzazioni datoriali e sindacali. Obiettivo: garantire nuova occupazione. Part-time a chi mancano 36 mesi alla pensione che diventa tutor di un neoassunto tra 18 e 29 anni  Incentivare l’occupazione giovanile in Campania grazie a una staffetta generazionale. Grazie a un sistema che facilita da un lato il passaggio volontario a un contratto part-time per quei lavoratori a cui non manchino più di 36 mesi al conseguimento del diritto alla pensione, dall’altro permette l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani (dai 18 ai 29 anni) che risultino inoccupati, disoccupati, percettori di ammortizzatori sociali in deroga, iscritti alle liste di mobilità. Chi sceglie l’orario ridotto diventa il tutor del neoassunto, guadagna un po’ meno ma ha contributi previdenziali pieni.

Lo prevede l’accordo firmato martedì dall’assessore al Lavoro della regione Campania, Severino Nappi, dal presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, e dai vertici delle altre organizzazioni datoriali e sindacali.  Dopo la Lombardia, partita a dicembre scorso, la Campania è quindi la seconda regione in Italia ad aver attivato la staffetta generazionale.

Ecco come funziona il sistema: il lavoratore “anziano” (a cui mancano fino a 36 mesi per accedere ai requisiti per la pensione) chiede di aderire all’iniziativa e contestualmente accetta di diventare tutor di un giovane da assumere e da pescare fra chi è disoccupato, iscritto alle liste di mobilità. Per i nuovi contratti, a tempo indeterminato, è prevista la forma dell’apprendistato. La regione Campania prevede di stanziare, a titolo di integrazione contributiva, fino a 6mila euro l’anno per lavoratore per un massimo di 36 mesi. Dunque lo stipendio è ridotto (al massimo fino al 50%), ma i versamenti contributivi restano pieni. Le aziende che decidono di accedere alla staffetta generazionale devono essere in regola coi versamenti contributivi e assicurativi, con le norme per la sicurezza sul lavoro e con le leggi che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili. Al lavoratore potranno essere estesi ulteriori periodi di integrazione contributiva ed economica solo se ricade nei fondi di solidarietà. Ogni azienda potrà ottenere benefici fino al 20% dell’organico e comunque non oltre 20 unità. E’ prevista l’assistenza tecnica di Italia lavoro e la costituzione di una cabina di regia, per monitorare gli sviluppi e rendere proficuo il sistema, coordinata dalla regione Campania a cui parteciperanno le organizzazioni che hanno sottoscritto l’accordo.
Secondo Longobardi “la staffetta generazionale è una mossa importante e valida per cercare di cominciare a risolvere il problema, gravissimo e drammatico, dell’occupazione giovanile in Campania: va cambiato il contesto economico e questo accordo va nella direzione giusta. Ed è anche la prova che il Mezzogiorno non resta immobile di fronte alla crisi e alla profonda recessione. Siamo pronti a replicare questo modello anche nel resto del Paese”.

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