Mafia e gioco, un rapporto proficuo. La lotta degli operatori e delle istituzioni al gioco illegale

Lo dicono i dati: i giochi e le scommesse sono sempre stati al centro degli interessi di tutte le organizzazioni mafiose. Le mafie, infatti, riescono a coniugare perfettamente tradizione e modernità ed il gioco ne è la massima espressione perché a sistemi tradizionali di scommessa i clan affiancano quelli più sofisticati sulle piattaforme online. Il contrasto al riciclaggio internazionale è

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Lauro (PdL): Wikileaks…suicidio dell’Occidente diretto da terrorismo e mafie

ROMA –  Sullo scenario epocale di una gravissima crisi politica, economica, finanziaria e sociale, i nemici della democrazia e della civiltà occidentale hanno colpito ancora e in una forma ancora più subdola. L’indebolimento della leadership americana, la destabilizzazione delle relazioni internazionali, specie sul delicato fronte mediorientale, lo sfaldamento del sistema monetario europeo e una drammatica rottura della storica solidarietà tra

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Lauro: è il momento di disciplinare la prostituzione

ROMA – Il Sen. Raffaele Lauro (PDL) ha annunciato stamattina di aver presentato un disegno di legge in materia di lotta alla prostituzione che intnde reprimere, come reato, la prostituzione esercitata in pubblico o in luogo pubblico, sottraendola al racket della criminalità organizzata e comune. Inoltre bisogna regolamentare e controllare il fenomeno della prostituzione libera, esercitata in forma autonoma e a

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Lauro: “i partiti garantiscano trasparenza nelle candidature”

Il Sen. Raffaele Lauro, membro della Commissione Antimafia, ha commentato le recenti dichiarazioni dell’ex Ministro Pisanu e presidente della Commissione Parlamentare antimafia circa la presenza nelle liste elettorali delle ultime amministrative di candidature poco trasparenti. Ha dichiarato Lauro (PDL): “Da ettimane, in antimafia chiedo che da parte delle prefetture siano messi a disposizione della commissione tutti gli elementi di valutazione

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Dell’Utri, condanna in appello a 7 anni di carcere

PALERMO – Il Sen. Marcello Dell’Utri è stato condannato in appello a sette anni di carcere. Assolto invece per “le condotte successive al 1992” perchè il fatto non sussiste. Il verdetto è stato emesso dalla seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo presieduta da Claudio Dall’Acqua. In primpo grado Dell’Utri era stato conodannato a 9 anni di carcere per concorso

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