Kublai Khan il nuovo singolo di Alessio Arena

Alessio Arena, scrittore

Alessio Arena, scrittore

Con Alessio Arena c’eravamo visti a settembre, ospite del Comune di Piano di Sorrento nell’ambito della kermesse “Estate Blù 2021” presentato, come spesso capita, quando parliamo di artisti di spessore da Mariella Nica e Franco Maresca che della carriera del talentuoso cantautore partenopeo hanno seguito tutte le tappe insieme all’amico Giuseppe Prudente. Alessio Arena a Villa Fondi presentò un testo quanto mai interessane “Ninna nanna delle mosche” (Fandango), sesto di una serie di romanzi dedicati al viaggio e ai sentimenti, con il quale lo scrittore, “barcelonès” d’adozione, ci raccontò una struggente storia d’amore tra due calabresi che in altri tempi sarebbe stata semplicemente censurata, perché è solo da poco e a fatica che la nostra società si sta liberando da certi pregiudizi, anche se il cammino è ancora lungo perché, citando Pasolini, in Italia è un attimo e si “torna a marcire in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione e conformismo”. Entonces, come direbbe Alessio Arena, “Kublai Khan” tratto dal nuovo album “Marco Polo” (Escenamusic) es una declaración de amor a la imaginación, è una dichiarazione d’amore all’immaginazione, in quanto del viaggio quello che alla fine ti riempie l’anima e la fa vibrare sono i ricordi, le aspettative e i sogni, così come capita a chi si lascia sedurre dalla lettura del capolavoro del grande esploratore veneziano. “Marco Polo” di Alessio Arena conserva intatte quelle sonorità mediterranee che sono la cifra stilistica della sua musica che non manca mai di citazioni al jazz e al bolero, meritano menzione l’arrangiamento curato da Arcangelo Michele Caso, Giuseppe Spinelli alle chitarre, Antonio Esposito alla batteria e Michele Maione alle percussioni, colleghi storici di uno scrittore e musicista che non tradisce mai.
di Luigi De Rosa

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