La Rivoluzione del pomodoro con Altromercato contro il caporalato

tomato_1di Luigi De Rosa

“Tomato Revolution” è la linea di “Altromercato” che valorizza i prodotti nati in Italia su terreni a rischio spopolamento o sfruttamento. Nel 2019, nel mondo, sono state trasformate circa 37 milioni di tonnellate di pomodoro, l’aumento registrato è del 5,6% rispetto al 2018. (Fonte Anicav) I principali produttori si confermano gli Stati Uniti, seguiti dall’Italia e dalla Cina, che insieme coprono il 56% del totale. (Fonte: Dati Ismea – agosto 2019) L’Italia è il secondo Paese trasformatore mondiale dopo gli Usa e rappresenta il 13% della produzione mondiale, con un fatturato totale di oltre 3,3 miliardi di euro. La produzione nazionale del 2019 di pomodoro da industria italiana è stata di 4,8 milioni di tonnellate di pomodoro trasformato (Fonte Anicav). Il giro d’affari stimato per il comparto è di 3,15 miliardi (fonte: Borsa italiana, 2019). Il nostro Paese è il primo esportatore mondiale di polpe e pelati con una quota pari al 77% del valore mondiale, seguita dalla Spagna (5%) e dagli USA (4%) (Fonte: Dati Ismea – agosto 2019). tomato_2Dopo questo lungo elenco di dati mi piace segnalarvi la soluzione etica del progetto “Tomato Revolution” filiera 100% made in Italy, etica e legale del pomodoro. Caporalato free. Tutte le persone della filiera sono infatti assunte regolarmente: sfruttamento zero. C’è anche attenzione per il recupero di aree ad alto rischio di sfruttamento, della terra e del lavoro, verso uno sviluppo sostenibile in contesti difficili. Il prezzo equo per chi produce è garanzia di condizioni di vita migliori così come la tutela del territorio e dell’ambiente è garanzia di agricoltura di qualità Info: www.altromercato.it/it_it/tomato-revolution/

Stampa