Vincenzo Romano: sono un uomo molto fortunato…

vincenzo-romanoSono un uomo molto fortunato. Ho una figlia che è attenta all’ambiente e che va in piazza alle manifestazioni ecologiche promosse dai sostenitori di Greta Tumberg. Ho una moglie fantastica che lotta per i diritti degli ultimi, che ama la libertà ed il libero pensiero, che è contro gli assoluti. Insomma, ho una splendida famiglia, non abulica e non avvinghiata allo schermo televisivo ad imbibirsi di soup o di reali.
L’unica nota stonata in questa sinfonia d’impegno sono io. Lo ammetto. Sono dotato di una media cultura tendente al basso livello appresa in parte, poco, nel corso della vita scolastica il resto girando per il patrio stivale eppure non me la sento di abbracciare i dogmi di queste nuove tendenze.
Non mi trovo a mio agio in un ecologismo smodato che accusa chi è venuto prima non del benessere in cui si versa attualmente bensì di aver loro ucciso i sogni ed assassinato il futuro.
Non condivido l’accoglienza e il dar voce a chiunque ex chatedra a prescindere.
Sono un piccolo borghese, dalla piccola mente chiusa e provincialotta che crede in una società fatta di classi a cui si deve accedere per meriti e non per censo o elezione, nelle competenze e non nella massificazione (tutti hanno il diritto a realizzarsi ma non tutti possono o debbono realizzarsi). Faber est suae quisque fortunae.
Il confiteor testè recitato introduce a piccole, insignificanti e malassortite considerazioni sul movimento delle cosiddette sardine.
La stampa e le televisioni nazionali e locali hanno esaltato l’iniziativa di un gruppo di persone che sono immediatamente assurte al ruolo di paladini del buono e del bello.
Non nego che potrei anche condividere alcuni dei loro slogan ma mai farmi attrarre da loro perchè non rappresentano il nuovo e perchè non esiste alcun demone da esorcizzare o nemico da appendere a testa in giù.
La penisola sorrentina, quella che ancora chiamo la mia penisola, ha avuto il suo effimero momento di gloria mediatica legato ad evento che sarebbe stato, in epoche normali, da considerarsi privato e che è stato trasformato da organizzatori ed oppositori in un guazzabuglio pubblico.
Da un lato, due sindaci che venivano presi sotto l’ala materna di un capo politico. Mai il rilascio di una tessera ha avuto una tale eco. Dall’altra chi manifestava contro il parlamentare e chi contro il cambio di casacca dei loro rappresentanti.
Debbo registrare che nulla di nuovo c’è sotto il sole.
Nei primi anni di questo secolo un uomo convogliò attorno a se comunisti, ex comunisti, socialisti, ex democristiani, ex qualcosa, per vincere nel voto espresso dalle urne il Mammone SB. Sappiamo tutti come è andata a finire.
Sono poi arrivati i grillini, che dovevano sconvolgere le lobbys ed aprire i palazzi del potere come scatole di tonno e che una volta avuta la possibilità si sono avvitati su se stessi e nell’auto compiacimento legiferando a macchia di leopardo senza mai affrontare l’argomento trattato nella propria interezza e complessità. Veggasi le crisi industriali in atto ed il fallimento di quota 100 e reddito di cittadinanza.
Nell’interludio tra i due “movimenti”di massa non ci si è fatto mancare neanche chi voleva rottamare il sistema e l’architettura politica e costituzionale e si è anche assistito alla sua caduta.
Oggi si segue con attenzione e accondiscendente benedizione le piazze che tornano a riempirsi mentre l’Italia va sott’acqua, e non solo Venezia, dove i cavalcavia continuano a sgretolarsi così come pezzi di autostrade,dove le frane travolgono abitazioni.
Si continua a discute di plastic tax e sugar tax mentre le città sono sommerse di immondizie sia sopra che nel sottosuolo. Si vieta il fumo di sigarette e sigari mentre si brucia la qualsiasi.
Non esiste un vero problema ecologia o sostenibilità ambientale nel senso che tutte le norme sino ad ora emanate hanno sortito l’effetto del placebo senza mai entrare nel merito e senza mai punire esemplarmente gli autori mentre esiste un reale problema di educazione al vivere civile.
Si continui pure a disquisire di TAV, TAP, Gronda, Mose a scendere in piazza per eliminare la povertà, accogliere tutti per poi dimenticarsene, proteggere il pianeta dallo scioglimento delle calotte polari e dall’innalzamento del clima ma facciamo il tutto senza rinunciare a nessuna delle comodità dell’uomo contemporaneo, incluso un diffuso leonismo da tastiera. Meditiamo gente, meditiamo!

di Vincenzo Romano

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