“Siete pazzi a mangiarlo”: ecco come ci avvelenano ogni giorno!

christopheSiete pazzi a mangiarlo” (Ed. Piemme – 2016) è il titolo del libro di Christophe Brusset, un manager dell’industria alimentare che svela che cosa finisce davvero sulla nostra tavola. Chi è l’autore? E’ un ingegnere che ha lavorato per anni ai massimi livelli nelle principali multinazionali del cibo e svela i meccanismi allucinanti dell’industria alimentare dopo esserne stato testimone e complice. Svela i lunghi viaggi delle materie prime da una frontiera all’altra, racconta quali procedure e trucchi si nascondono dietro i prodotti che troviamo sugl iscaffali e ci fa capire che per mantenere le superofferte che tutti rincorriamo, i grandi supermercati costringono i produttori ad abbassare la qualità. siete-pazzi-a-mangiarloUn vasetto di miele su due in commercio è di origine cinese e spesso non ha visto neppure un’ape. Additivi e sostanze chimiche che non compaiono, legalmente, tra gli ingredienti. Alimenti conservati in confezioni di cartone o plastica riciclati altamente nocivi. Date di scadenza allungate ad arte. Cibi che contengono diserbanti, coloranti nocivi, sporcizie varie, a volte perfino escrementi. Sughi e prodotti con carne di manzo che però all’origine era cavallo… L’imperativo dell’industria alimentare è: smerciare qualsiasi tipo di prodotto o materia prima, in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, ottenendo il maggior margine di guadagno possibile“.

E siamo solo alla presentazione del volume che diventa un viaggio orripilante nel sistema che governa il food mondiale in ossequio di una sola regola una: business… business… business! Senza entrare in certi dettagli descritti minuziosamente nel libro che, attenzione, non è stato mai smentito nè sono state intraprese azioni giudiziarie nei confronti dell’autore. Il che è sicuramente comprensibile: non conviene alle multinazionali finire in tribunale, è più semplice screditare l’autore, parlare di una vendetta di un ex dipendente, insomma lasciare che, trascorso l’iniziale clamore, la memoria corta, anzi cortissima del consumatore medio perseveri nei quotidiani comportamenti alimentari garantendo che tutto funzioni secondo le regole…e che regole. Cercare di difendersi è praticamente impossibile visto che l’approviggionamento alimentare avviene attraverso la grande distribuzione letteralmente nelle mani delle multinazionali che impongono le loro regole in un gioco che è lo stesso quasi in ogni angolo del pianeta! (1 – continua)

ViC

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