Ue, al ristorante olio d’oliva solo con etichetta

Garantire la qualità e l’autenticità dell’olio di oliva. E’ l’obiettivo principale del provvedimento dell’Unione Europea  che ha messo al bando l’utilizzo delle vecchie e anonime oliere sui tavoli di ristoranti, trattorie, bar e tavole calde.

La nuova legge, promossa dal commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos, richiederà, a partire da Gennaio 2014, l’uso di bottiglie con tappo anti-manomissione per evitare che qualche ristoratore disonesto riutilizzi una bottiglia con una bella ‘etichetta’  di olio d’oliva di alta qualità versandovi invece del prodotto scadente.

Il provvedimento ha tuttavia spaccato in due l’Europa. Da un lato ci sono i 15 stati membri che hanno sostenuto l’iniziativa: Italia in prima linea insieme a Spagna, Grecia e Portogallo, Francia, Irlanda, Cipro, Slovenia, Slovacchia, Polonia, Lettonia, Lutuania, Repubblica Ceca, Romania e Malta. Contro la decisione si sono scagliati Germania, Danimarca, Olanda, Bulgaria, Estonia, Lussemburgo, Austria, Finlandia e Svezia. Si sono astenuti, Regno Unito, Belgio e Ungheria. Questo voto non ha potuto riunire lo scorso 14 maggio, a livello di Comitato di gestione europeo per i mercati agricoli, ne’ una maggioranza di Stati a favore ne’ una contraria, dando la possibilità a Bruxelles di ufficializzare nelle settimane la propria proposta.

Il piano d’azione previsto dall’Unione Europea include altre misure di tutela:  una nuova etichetta sull’origine del prodotto più visibile per l’acquirente, il rafforzamento dei controlli con la fissazione di un livello minimo di ispezioni per Stato membro, sanzioni e condizioni ottimali da rispettare per la conservazione in buone condizioni del prodotto.

Plauso della Coldiretti: «È una barriera contro le frodi e gli inganni che colpiscono il condimento più amato dagli italiani».

Stampa