Candidature PdL: acque agitate. Prese di posizione di Nonno e Rivellini

NAPOLI – Nel PdL campano c’è grande confusione e soprattutto preoccupazione per la decisione sulle candidature a Camera e Senato. Non si comprende bene chi avrà l’ultima parola, se i cosiddetti “impresentabili” occuperanno i posti di testa blindati e se ci sarà spazio per figure emergenti. L’intervento di questa mattina su Canale 5 del Presidente Silvio Berlusconi che ha smentito che i nomi che circolano siano quelli realmente dei candidati ha ulteriormente appesantito l’aria in casa PdL. In effetti Berlusconi ha chiarito che sui casi più critici sarà una Commissione che deciderà sulla candidabilità o meno degli uscenti che abbiano problemi giudiziari in corso, con o senza sentenze definitive. Tra le voci che questa mattina si sono alzate a chiedere spiegazioni c’è quella del consigliere comunale PdL Marco Nonno che ha diffuso la seguente nota: «Siamo ormai a poche ore dalla presentazione delle liste alla Camera ed al Senato, ma nessuno ha ancora compreso quali siano i criteri di scelta dei candidati che vengono attuati dal Pdl. Non entro nel merito delle questioni che vengono sollevate in questi giorni sulla stampa, in riferimento a questo o a quel candidato, ma vorrei conoscere con quali modalità il mio partito si appresta a definire le liste di quanti correranno per un seggio a Montecitorio e Palazzo Madama. Io così come gli altri consiglieri comunali del Pdl, che messi insieme alle comunale del 2011 abbiamo raccolto diverse decine di migliaia di preferenze, non siamo stati neanche interpellati. Eppure chi ha i rapporti diretti con il territorio siamo proprio noi consiglieri comunali. Ed infatti non appena formate le liste tutti da noi correranno per conquistare i consensi. Credo quindi sia doveroso coinvolgerci nelle delicate scelte che il partito deve compiere. A Napoli il malcontento nel centrodestra è già molto diffuso. Non vorrei che proprio la definizione delle liste finisca con il determinare clamorosi abbandoni a ridosso delle elezioni politiche. I vertici del Pdl coinvolgano i consiglieri comunali nei processi decisionali. E lo facciano, ripeto, a prescindere dai nomi».  Dal canto suo l’europarlamentare Enzo Rivellini interviene a sottolineare che «…queste elezioni sono quanto mai opportune, non solo per dare finalmente al popolo il diritto di scegliere il governo ed una politica che li possa aiutare in un momento difficile, ma anche perché, finalmente, sono stati smascherati tutti coloro che fino ad oggi operavano nell’ombra. Ad esempio alcuni magistrati potranno svolgere la loro battaglia politica alla luce del sole, alcuni giornalisti come Ruotolo non dovranno più fingere di essere sopra le parti e saranno liberi di sfogare la propria rabbia ideologica. Ed infine gli italiani hanno visto Marco Travaglio che, dopo anni di solitarie inquisizioni, non appena ha trovato un confronto democratico, ha mostrato il suo vero volto. Insomma la battaglia politica oggi è più chiara: c’è un blocco di Sinistra con le sue pseudo-ricette, c’è una coalizione di centrodestra con i suoi valori e la sua indipendenza e ci sono i “montini” che rappresentano la longa manus dei poteri forti. Ora al popolo spetta giudicare e scegliere»

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