Scuola in sciopero, cortei in 80 città italiane

Giornata di protesta del mondo della scuola contro la riforma-Gelmini con l’astensione dal lavoro per la prima ora del personale docente e amministrativo indetto da Unicobas e dalla FLC CGIL e che si ripeterà con eguali modalità nelle settimane a venire. Gli studenti animeranno cortei, che ci riportano con il ricordo all’Onda due, in ottanta città (e paesi) d’Italia 1. L’adesione di licei, istituti tecnici, linguistici è ampia, e la lista visibile sul portale dell’Unione degli studenti mostra ogni ora un nuovo teatro della protesta: “C’è un forte spontaneismo”, assicurano gli organizzatori.
Colpisce che oltre alle metropoli italiane, scenderanno in piazza le città di provincia. In Sicilia ci sono già quindici mobilitazioni annunciate: a Salemi, Canicattì, Modica, Milazzo, Termini Imerese. In Sardegna, oltre a Cagliari, si sono organizzate Oristano e Olbia. A Sorgono è prevista un’assemblea in un liceo scientifico. Brindisi attende quindici pullman dalla provincia. A Napoli e Bari il corteo si concluderà davanti ai palazzi della Regione. Altrove  –  Siena, Livorno, Viareggio, Savona, Piacenza, Ferrara, Cesena, Bergamo, Udine, Pordenone – finirà davanti ai provveditorati. A Roma, dove si attende la manifestazione più grande, il dibattito finale sarà gestito dal camion-guida, di fronte al ministero dell’Istruzione.  La Cgil annuncia la sua presenza in piazza e vara uno sciopero “a intermittenza”: un’ora di astensione ogni quindici giorni, domani la prima. “Sarà una giornata di mobilitazione dell’intera filiera della conoscenza”, dice Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil.

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