L’opinione dell’On. Bossa (PD) sul caso-Cosentino

 

On. Luisa Bossa (PD)

ROMA – Nel dibattito politico continuano a tenere banco il caso-Cosentino, le richieste di arresto del Parlamentare del PDL dalla Magistratura e il no del Parlamento, le prossime elezioni amministrative a Napoli. Registriamo l’intervento dell’On. Luisa Bossa del PD. “Ma quanti sono i giudici comunisti a Napoli?”. Se lo chiede, ironicamente, Luisa Bossa, componente della commissione antimafia, alla notizia che anche il tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di annullamento dell’ordinanza con cui la Procura antimafia chiedeva, ormai un anno fa, l’arresto di Nicola Cosentino, deputato del Pdl e coordinatore di questo partito in Campania. “La richiesta dei Pubblici ministeri – continua Bossa – è stata confermata dal Gip, poi dalla Cassazione, adesso dal Riesame. Diversi livelli di valutazione e tutti concordi nel considerare le accuse a carico di Cosentito abbastanza gravi da giustificare l’arresto. Tutti questi magistrati sono parte del grande complotto contro il partito di Berlusconi? Riesce davvero difficile pensarlo. Evidentemente il quadro accusatorio a carico di Cosentino è grave. Ma, evidentemente, non abbastanza per impedire che un grande partito come il Pdl, che gestisce Provincia di Napoli e Regione Campania, lo abbia come coordinatore”. “Nessuno, ovviamente – conclude l’on. Bossa – vuole anticipare l’esito di indagini complesse e tanto meno di un eventuale processo. Tuttavia, la politica dovrebbe ragionare anche su opportunità e valori che vanno oltre la dimensione giudiziaria. Che segnale dà alla Campania un partito che da una parte governa le istituzioni principali e dall’altra è guidato da un uomo su cui pende una richiesta di arresto, confermata da Cassazione e Riesame, per collusione con la camorra? Che cos’altro deve succedere perché il Pdl decida di far fare un passo indietro al suo coordinatore?”.

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