A proposito del “Bunga Bunga” di Berlusconi

Silvio Berlusconi

E’ destinato a diventare il nuovo tormentone di Natale perchè da questa mattina tutta l’Italia si affanna, purtroppo ancora infruttuosamente, a cercare in rete il significato, cioè la spiegazione dettagliata, dell’ultimo rito erotico berlusconiano: il BUNGA BUNGA! Dagli interrogatori della minorenne marocchina, spacciata per nipote di Mubarak (presidente egiziano), esce fuori l’ultima storia sulle mille e una notte a Palazzo Grazioli e dintorni, dove ragazze, escort, attrici e ministre tutte nude allieterebbero il dopo cena del Premier. In che cosa consista esattamente la pratica del Bunga Bunga per ora, oltre ai diretti interessati e protagonisti, lo sanno solo i Magistrati che hanno interrogato la giovane, bellissima e disinvolta Marocchina, Ruby, che sta svuotando il sacco sulle sue frequentazioni col Premier…Il Bunga Bunga, a Berlusconi, glielo avrebbe insegnato nientepopodimeno che il suo amico dittatatore Gheddafi che gliene avrebbe fatto apprezzare il piacere e la voglia di esportarlo nelle sue residenze italiane per allietare le sue ospiti perennemente eccitate e pronte al sollazzo del Capo per ottenerne amicizia, denaro, fama e carriera nel mondo dello spettacolo o in quello della politica…Tanto fa la stessa cosa. Vedendo quello che c’è in giro è chiaro che questi impegni il Premier li mantiene tanto Tv e Parlamento sono infarciti di questa specie di moderna femmina italiana. E allora diamoci dentro! Oggi Berlusconi viene a Napoli per fingere di preoccuparsi di discariche e di monnezza, di inquinamento e di contaminazione ambientale, di rivolte civiche e relative interferenze camorristiche…Ma incuriosirà per il suo Bunga Bunga e l”Europa intera rinnoverà il suo stupore per un’Italia che si ostina a mantenere a capo del Governo un personaggio che a 74 anni suonati, insieme ad altri “vecchietti arrapati” si dà tanto da fare per alimentare il circo barnum di una prostituzione culturale, ancor prima che fisica, lasciando affogare il suo Paese dove si muore per la crisi, ci si ammazza ogni giorno di più, si ruba e si malversa in ogni angolo della pubblica amministrazione con le mafie che hanno trovato diritto di cittadinanza politico-istituzionale.  Ancora una volta ci può venire in soccorso la saggezza partenopea del buon Totò col suo…Ma ci faccia il piacere…

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