A Napoli si torna a parlare di “Scec”

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NAPOLI – Venerdì 11 giugno 2010 ore 17,30 presso la sede di Napoli del Movimento di Insorgenza Civile in via Sant’Anna dei Lombardi 40, avrà luogo un incontro sulla sovranità monetaria e le monete complementari, intitolato “Šcec: perché si, perché no”. Saranno relatori dell’incontro: Luca Vannetiello di Arcipelago Scec, Alessio Guadagno di Insorgenza Civile. Moderatore dell’incontro Valerio Castagna, Movimento di Insorgenza Giovani. Il convegno sarà trasmesso su la web radio del Movimento, sul sito www.radioinsorgenza.net.
Gli šcec sono il simbolo concreto di un patto, stretto fra persone comuni, imprese commerciali, artigiane ed agricole, fra professionisti ed Enti Locali,  al fine di promuovere localmente lo scambio di beni e servizi accettando una riduzione percentuale del prezzo rappresentata dagli ŠCEC. Un passo indietro del singolo a beneficio dell’intera comunità locale – spiega Luca Vannetiello. Gli ŠCEC rappresentano il mezzo per contare la reciproca rinuncia ad una percentuale del prezzo di vendita Gli šcec sono come una “contabilità” della reciproca fiducia: metro di misura di una solidarietà fattiva, economicamente circolare e quindi per tutti conveniente..
“Il Movimento di Insorgenza Civile ha organizzato questo incontro – aggiunge Alessio Guadagno, di Insorgenza Civile, –  perché è convinto che l’euro è una moneta che non appartiene al popolo, mentre lo šcec è un’ottima alternativa perché è una moneta territoriale, che non passa nelle mani delle Banche centrali. Quindi – conclude Alessio Guadagno – è un buon metodo per potere ovviare ad un problema, ad un’ingiustizia che da secoli grava sulle nostre spalle: il signoraggio. Ovviamente non l’unico: il nostro incontro sarà anche l’occasione per fare il punto sulle esperienze di monete alternative che sono state attuate in Italia e all’estero”.

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