Crisi di Governo, Lauro (Unimpresa): “non si risolve con un semplice giro di valzer”

«La crisi politica, che si è aperta stamane con le attese e ormai inevitabili dimissioni del secondo governo Conte, non si potrà risolvere con un semplice “giro di valzer” di un reincarico al presidente uscente, con un’ennesima maggioranza posticcia, simile alla precedente, magari ritoccata, e con una riconferma dei titolari dei dicasteri, che hanno dimostrato improvvisazione, incompetenza, superficialità e irresponsabilità

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Raffaele Lauro (Unimpresa): “Spacchettamento dei Ministeri ultimo atto di corruttela politica”

ROMA – “Mentre il Paese langue, squassato da una crisi sanitaria ed economica senza precedenti, il degrado politico-istituzionale sta precipitando ad un livello di non ritorno. Il governo Conte-Ciampolino (ministro dell’Agricoltura?) è l’emblema di questa indegnità e di questa mancanza di rispetto delle regole democratiche”. Lo dichiara il segretario generale di UNIMPRESA, Raffaele Lauro. “Lo strumentale spacchettamento dei ministeri –

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Intervista di Agorà al Sen. Raffale Lauro: che cosa ci aspetta in questo 2021

2021. RAFFAELE LAURO: INTERVISTA, A TUTTO CAMPO E SENZA DIPLOMAZIE, DI FRANCESCO DI MAIO, PER AGORÀ, AL SENATORE SORRENTINO, SULLA POLITICA NAZIONALE, SULLA CRISI ECONOMICA IN ATTO, SUL FUTURO DEL TURISMO NAZIONALE, NONCHÉ LOCALE, CHE COSTITUISCE PARTE RILEVANTE DELL’ECONOMIA DEL NOSTRO TERRITORIO. ANALISI SPIETATE E PROPOSTE RAGIONATE DA UNA FONTE AUTOREVOLE, ANCHE NELLA NUOVA QUALITÀ DI SEGRETARIO NAZIONALE DI UNIMPRESA,

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Interventi/La crisi dei distretti industriali e delle PMI

Il Modello Marchigiano. urge un decreto legge ad hoc 1. Dagli anni settanta in poi, il tessuto produttivo italiano è stato caratterizzato, a fronte del declino espansivo delle grandi imprese, costrette a ripiegare sul decentramento, sulla specializzazione e sulla divisione del lavoro tra aziende dello stesso settore, dallo sviluppo straordinario, nell’ambito di circa 200 distretti industriali, distribuiti su tutto il

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Covid, Unimpresa: liquidità di famiglie e aziende supera il pil, sfiora i 2000 mld

Indagine del Centro studi: boom di denaro lasciato nelle banche col lockdown. Le “riserve” degli italiani sono arrivate, a settembre 2020, a quota 1.904 miliardi di euro – ben oltre il valore del pil – in aumento di quasi 122 miliardi su base annua (+7%) e di 71 miliardi (+4%) rispetto a febbraio scorso, all’inizio della pandemia. Più di 1.000

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Sul caso Calabria, Unimpresa chiede le dimissioni di Conte

ROMA – «Mentre il presidente della Repubblica, di fronte all’anarchia istituzionale in atto ormai da dieci mesi, si affanna ad invocare, per l’ennesima volta, un’unità di intenti a tutti i livelli di governo, centrale e periferici, contro il nemico comune, il Covid-19, in ossequio al principio della leale collaborazione tra Stato e Regioni, il premier prova invano, in maniera risibile

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Banche, Unimpresa: “Boom di prestiti alle imprese, ma è allarme sofferenze”

Rapporto del Centro studi di Unimpresa: su base annua i finanziamenti bancari di medio-lungo periodo alle aziende sono cresciuti di 59 miliardi negli ultimi 12 mesi. Tuttavia, la crisi economica potrebbe rallentare i rimborsi e far accumulare crediti marci sui bilanci degli istituti. Il segretario generale Raffaele Lauro: «Imprese non aiutate e più indebitate, perdite per le banche, conti pubblici

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Fisco, Unimpresa: buco nei conti pubblici da 56 miliadi con lockdown

ROMA – Lo studio dell’associazione che analizza gli effetti sulle finanze dello Stato, del blocco delle attività economiche, a causa della pandemia. Crollo del gettito dagli 849 miliardi del 2019 ai 785 miliardi del 2020. In aumento la pressione fiscale dal 42,4% al 42,5%. Il segretario generale Lauro: «Emergenza gestita con approssimazione e improvvisazione dal governo, danni per cittadini e

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Unimpresa, Pil italiano sotto i livelli del 2000. Lauro: “20 anni senza politica industriale”

ROMA – Il prodotto interno lordo italiano tornerà alla fine dell’anno sotto i livelli del 2000, quando l’economia del nostro Paese cresceva del 4%. Dieci anni più tardi, nel 2010, il pil è aumentato al ritmo dell’1,8% e alla fine del 2020 dovrebbe registrarsi un brusco calo del 12%. L’inflazione è passata dal 2,2% del 2000 all’1,8% del 2010, mentre

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