Il Caff

Ansa.it

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“Quando un napoletano è felice per qualche ragione, invece di pagare un solo caffè, quello che berrebbe lui, ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che viene dopo. È come offrire un caffè al resto del mondo…” è così che Luciano De Crescenzo descrive la tradizione, tutta partenopea, del caffè sospeso.

Dal Vesuvio al Rio de la Plata, l’antica usanza napoletana è sbarcata a Buenos Aires col nome di “cafè pendiente” e anche qui prevede il pagamento anticipato di un caffè, e magari di una “medialuna”, per chi non può permetterselo.
A Buenos Aires i locali con la tazzina “pendiente” sono un centinaio, e il loro numero aumenta anche nelle altre città, affermano gli organizzatori, sottolineando “di voler aiutare chi vive in strada, e favorire poco a poco l’inserimento di queste persone nella società”.

“Quella del pendiente è un’iniziativa che certo non cambierà il mondo, ma non ci sono dubbi – commenta il quotidiano La Nacion – sul fatto che lo renderà più vivibile per molte persone”

Al fenomeno del cafè pendiente è stato dedicato anche il sito web, www.uncafependiente.com.ar

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