Napoli a ferro e fuoco: la protesta contro De Magistris

A Napoli la protesta dei commercianti

A Napoli la protesta dei commercianti

NAPOLI – Città a ferro e fuoco per la protesta indetta da Confcommercio contro l’amministrazione comunale e contro il sindaco Luigi De Magistris. Una situazione di crisi che punta chiaramente a dare il colpo definitivo a un sindaco da sempre al centro di polemiche e di contestazioni da ampie aree della città. Intanto l’eurodeputato Enzo Rivellini si spinge addirittura a chiedere al Prefetto Musolino di rimuovere il Sindaco che replica ai contestatori: “L’amministrazione ha sempre indicato il suo obiettivo strategico: rendere Napoli una città internazionale, da un ciclo dei rifiuti virtuoso, con l’estromissione dell’ecocriminalità, ad una mobilità alternativa e sostenibile, fondata sulla possibilità offerta ai cittadini, e favorevole anche alle attività economico-commerciali, di poter usufruire di isole pedonali, piste ciclabili, aree di limitazione del traffico. Penso al lungomare oppure al centrostorico, che sono in linea con le politiche europee. Alcuni dispositivi di mobilità stanno funzionando bene e su di essi è presente anche un piano di rilancio e valorizzazione, a partire dal lungomare, mentre altri ancora stanno registrando difficoltà. Difficoltà coincidenti con una crisi del trasporto pubblico, regionale e cittadino, dovuta ai tagli nei trasferimenti da parte dello Stato e con una crisi economica devastante di cui Napoli è epicentro. Per questo, fin da ieri con una delibera, abbiamo adottato e adotteremo i primi correttivi che, pur non stravolgendo la nostra linea strategica, comunque rispondono alle proposte avanzate da molti commercianti e residenti. Per questo sono rammaricato per la serrata odierna e voglio ribadire che l’amministrazione non solo rispetta il disagio sociale ma provvede anche a dare una risposta, oltre ad ascoltare e accogliere le critiche quando sono costruttive ed espresse all’interno del confine democratico. Registriamo che a Napoli, in controtendenza col quadro nazionale, è cresciuto il numero dei turisti e la violenza certo non favorisce la città. Oggi infatti, lo dico da cittadino e da napoletano, provo una grande amarezza perchè abbiamo assistito anche ad una sospensione del pieno diritto a manifestare che deve essere garantito ad ogni cittadino, a causa dell’infiltrazione di delinquenza comune e camorra all’interno della manifestazione. Lo dico pur non condividendo le ragioni della serrata poichè, soprattutto in questi giorni, abbiamo operato in direzione di un ascolto delle esigenze dei cittadini e di una risposta da dare loro, come dimostrato dalla delibere approvate sulla mobilità e la Riviera di Chiaia. E’ evidente che l’amministrazione distingue le due anime della protesta, continuando a rilanciare l’appello a tutte le forze sociali sane e democratiche perchè si lavori insieme, responsabilmente, in un momento difficilissimo, nell’esclusivo interesse di una città che, da due anni, stiamo amministrando senza risorse cercando di garantire una tenuta sociale così compromessa dalla crisi e dalla contrazione del lavoro”.
Dura la presa di posizione dell’eurodeputato Enzo Rivellini che ha scritto oggi una nota urgentissima al Prefetto di Napoli Musolino per chiedere un incontro. Rivellini spiega: «Ho scritto al dottor Musolino, Prefetto di Napoli, affinché gli uffici territoriali del Governo assumano ogni iniziativa idonea, compresa quella della sostituzione ad horas del Sindaco, per fronteggiare la delicata situazione sociale ed economica della città. Situazione che le scelte e gli atteggiamenti di De Magistris hanno contribuito a causare. Tra l’altro, il Sindaco si trova in un vero e proprio cul de sac: se, come dovrebbe, dichiara il dissesto finanziario del Comune, o si dimette, per dieci anni gli sarà impedita ogni attività politica; se invece continua, con la sua cocciutaggine, a non affrontare i problemi ed a non ascoltare nessuno fra poco anche i dipendenti del Comune non potranno ricevere lo stipendio. Spero di incontrare il Prefetto fin da venerdì 12 e naturalmente vista l’emergenza civile e democratica renderò noto l’appuntamento per concordare con tutti (associazioni civiche, rappresentanti dei commercianti, comitati spontanei, ecc.) le richieste da sottoporre al Prefetto Musolino».

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