L’extralberghiero oggi vola…Attenzione però allo sboom
Il settore extralberghiero a Sorrento, come nelle migliori location turistiche, è da considerarsi quasi maturo considerato l’alto numero di strutture che si contano. Anche in questo settore esistono fasce di segmentazione, cioè ci sono appartamenti e appartamenti! Così ci sono prezzi e prezzi. La fascia medio bassa è quella che genererà maggiori preoccupazioni ai gestori. La fascia alta si stima che crescerà ancora e bene. In questo settore del turismo fra poco inizierà, si prevede, la fase 2. Che fare? Bisogna migliorarlo nella qualità gestionale, nei servizi e in sicurezza. Bisogna che coloro che sono stati i primi ad aprirli, quindi con strutture mal arredate e poco funzionale (troppi hanno fatto il fai da te) dovrebbero rivolgersi subito a un ottimo architetto-arredatore e rendere la struttura più funzionale e moderna. Rischio l’esclusione dal mercato e la poca visibilità nel mercato turistico e nei portali.
E attenzione al prossimo Sboom: sopravviverà solo chi ha investito in qualità, innovazione, prodotto, sicurezza e rispetto per la privacy dei cittadini.
Ho fatto la domanda sulla maturità del settore a cinque amici imprenditori solo in extralberghiero molto bravi ed esperti. La risposta datami è stata – 4/5 – “Hai ragione, il settore extralberghiero a Sorrento, e in Italia, ha raggiunto un punto di quasi maturità per cui è fondamentale concentrarsi su aspetti come la qualità gestionale, innovazione del prodotto e la sicurezza. Un miglioramento in queste aree non solo aumenterà la competitività degli operatori del settore, ma creerà anche un’esperienza migliore per i visitatori”.
Ciò è detto da chi ne capisce più di me perché operano nel settore.
La critica che ho raccolto è stata anche nei riguardi delle diverse Associazioni di tutela del settore perché viste troppo modeste e un po’ appiattite sia verso la politica che verso temi, sì importanti (traffico – trasporti – qualità dell’aria e del clima) ma poco attente e attive nelle analisi di mercato e settoriali. Anche nella produzione di offerte di servizi. Su questo sono anche io d’accordo. Le Associazioni pur essendo strutture importanti in termini di rappresentanza dovrebbero a loro volta essere assistite da professionisti extra settore.
Allora io da professionista-analista che cosa posso prevedere? Potrei scrivere tanto, però mi limito a fare un’analisi a volo d’uccello. In caso di uno scenario di Sboom che sta arrivando, le strutture che investiranno in qualità, innovazione, prodotto e sicurezza saranno quelle in grado di resistere e prosperare ancora.
Non nascondiamoci, come siamo soliti fare in questo splendido nostro territorio, come gli struzzi. Esiste anche un sotterraneo forte conflitto fra il settore ed i cittadini che nei vari condomini e nelle strade cittadine hanno sopportato, e sopportano, enormi difficoltà. Ciò mi preoccupa. E siamo seri e onesti nell’ammetterlo. Nasconderlo non serve a costruire un futuro migliore.
Inoltre, è essenziale garantire il rispetto per la privacy dei cittadini; ciò contribuirà a costruire fiducia e a rafforzare la reputazione del settore. Investire in questi aspetti non solo salvaguarderà il futuro del settore, ma attirerà anche più turisti attenti a questi valori perché, ricordatelo, i nostri ospiti sono molto ben informati.
La domanda che molti operatori, e quei cinque intervistati, mi pongono è questa: “Quali passi pensi possano essere presi per migliorare la situazione attuale?”
Rispondo:
1 – Molto dipende da Voi imprenditori che in un settore quasi maturo dovete, come detto, innovare e fare più qualità oltre a rendere la categoria rispettosa delle regole.
2 – Devono scendere in campo anche il Governo, le Regioni e i Comuni, finora molto latitanti, con leggi più chiare e indirizzate verso un giusto mix fra la vita di chi investe e il rispetto dei cittadini che subiscono in qualità della vita e vita del proprio territorio.
Insomma ci vogliono leggi chiare e ben definite. È essenziale trovare quell’equilibrio tra le esigenze degli investitori e il rispetto per la qualità della vita dei cittadini. Le normative dovrebbero promuovere un giusto mix di sviluppo economico e sostenibilità ambientale.
Nell’attuale contesto gli scenari che si prefigurano riguardano l’importanza che le istituzioni lavorino in sinergia con gli operatori del settore extralberghiero e con veri professionisti per garantire che gli investimenti siano orientati al miglioramento delle infrastrutture e dei servizi, senza compromettere la vita quotidiana dei residenti. Ad esempio, si potrebbero implementare linee guida per la pianificazione turistica, che tengano conto delle necessità della comunità locale e incentivare pratiche sostenibili che valorizzino il territorio.
In conclusione. Le previsioni a medio termine (5 anni) per il settore extralberghiero indicano un’evoluzione significativa in termini di cambiamenti evidenziando diversi trend e scenari futuri. Questo settore si sta adattando a un contesto in continua mutazione e molti operatori, aggiungo quelli più attenti, stanno cercando di migliorare i servizi offerti per distinguersi in un mercato che appare sempre più competitivo e frammentato. Ci sono discussioni in corso riguardo alle normative e agli aspetti fiscali che impattano il settore. È importante notare che, mentre ci sono sfide, come la percezione di servizi scadenti, ci sono anche, ovviamente, opportunità di crescita se le aziende e gli imprenditori riescono a rispondere in modo adeguato alle esigenze dei clienti e a innovarsi. In sintesi, sebbene il settore possa sembrare oggi avviato verso uno stato confuso e difficile da navigare, al momento ci sono anche ampie possibilità di sviluppo per chi è disposto ad adattarsi e a migliorare la propria offerta. Così come sempre accade in tutti i settori.