Sorrento, il miglior “scialatiello” è dell’Ecole Hotellerie della Valle d’Aosta

cucina2SORRENTO – Nella classifica finale L’Ecole Hotellerie della Valle d’Aosta ha preceduto l’Istituto Gioberti di Roma e il Cesare Rits di Bolzano. Un trionfo di sapori e colori ha caratterizzato la quarta edizione del concorso di cucina «A tavola con lo scialatiello di Enrico Cosentino tra tradizione e innovazione», riservato agli studenti degli istituti alberghieri e dell’enogastronomia, ospitato all’Istituto San Paolo di Sorrento. Una passerella d’eccezione per verdi talenti ai fornelli della cucina italiana, con la partecipazione di degli studenti degli istituti Turi di Matera, Gioberti di Roma, Ferrari di Battipaglia, Wojtyla di Catania, Giolitti di Torino, Farnese di Caprarola, De Medici di Ottaviano, Cesare Rits di Bolzano, L’Ecole Hotellerie Valle d’Aosta e Wojtyla di Castrovillari.

cucina1La giuria, presieduta dalla ds del San Paolo, Lia Mascolo, composta da Enrico Cosentino, chef e patrocinatore del concorso; da Giuseppe Aversa, chef e patron del Ristorante stellato “Il Buco“ di Sorrento; dal giornalista Antonino Siniscalchi; da Alfredo Irollo, dirigente settore sanitario AslNa3Sud e dallo chef stellato Lino Scarallo, allievo di Enrico Cosentino. Alla cerimonia di premiazione, coordinata da Antonino Siniscalchi, dopo i saluti della ds Lia Mascolo, sono intervenuti il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, l’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Lucia Fortini, il presidente di Federalberghi Campania, Costanzo Iaccarino, il consigliere della Fondazione Sorrento, Adolfo Acampora e, ovviamente, lo chef Enrico Cosentino, ideatore dello storico scialatiello, ricordando l’idea ispiratrice del famoso formato di pasta fresca. La serata conclusa dalla cena di gala curata dallo staff del San Paolo.

scialatielli1Gli studenti partecipanti, due per ogni istituto, hanno preparato e presentato il loro piatto reinterpretando gli scialatielli abbinandoli a prodotti stagionali tipici della propria regione. Gli scialatielli furono preparati, percla prima vokta, dallo chef Enrico Cosentino nel 1976. Il nome ispirato da due parole della lingua napoletana “scialare” (godere) e “tiella” (padella). «Con questa edizione del concorso – spiega la dirigente del San Paolo, Amalia Mascolo – abbiamo contribuito in maniera concreta ad alimentare il confronto tra gli studenti sulle innovazioni nel rispetto delle tradizioni enogastronomiche degli istituti di provenienza. scialatielli2Una opportunità di crescita anche per i nostri allievi che in questa circostanza saranno spettatori attenti di un confronto che si preannuncia particolarmente stimolante per il tema proposto dal concorso». Sull’importanza dell’iniziativa per la crescita professionale dei giovani si sono soffermati anche il sindaco Massimo Coppola e l’assessore regionale Lucia Fortini, mentre Costanzo Iaccarino ha evidenziato il ruolo della scuola per fornire al settore del turismo nuove risorse per gli organici di alberghi e ristoranti.
Regista discreto, sempre attento ai dettagli dell’organizzazione della manifestazione, il docente Alessio Imperiale, con lo staff dei colleghi del San Paolo, che hanno anche realizzato un happening per gli ospiti con la pizza servita nel giardino della scuola dagli studenti e preparata dai docenti Vincenzo Cioffi e Danilo Di Vuolo.

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