La violinista Aiman Mussakhajayeva con il suo Stradivari in concerto a Sorrento

Aiman Mussakhajayeva

Aiman Mussakhajayeva

Il Kazakistan è un paese immenso e straordinario, posto a cavallo tra Europa ed Asia, ha il fascino dei Paesi delle antiche fiabe persiane, abitato da popoli nomadi come gli Sciti, la stessa parola Kazako deriva dalla lingua turca e significa “libero” a sottolineare il carattere indomito della sua popolazione, chi mastica di musica sa che lo strumento icona del Paese è il dombra, della famiglia dei liuti, con la stessa antica fierezza e l’eleganza di chi è abituato ad amare gli antichi strumenti la violinista kazaka Aiman Mussakhajayeva suona il suo Stradivari.  A Sorrento dunque, il 7 agosto, in occasione della XV edizione di Sorrento Classica con la direzione artistica di Paolo Scibilia, promossa dal Comune di Sorrento con il Patrocinio di Regione Campania e Mic, ad esibirsi sul palco del Chiostro di San Francesco con inizio alle ore 21.15  sarà proprio lei  la violinista Aiman Mussakhajayeva con l’Academy of Soloists State Orchestra of Kazakhstan; Dastan Balagumarov (viola) e Bakhytzhan Mussakhajayeva (direttore). Il programma che offriranno i musicisti kazaki agli appassionati audiofili sorrentini si articolerà tra i capolavori mozartiani, Sinfonia n. 29 in la maggiore, K 1 201 (K 6 186a) e la Sinfonia concertante n. 52 in mi bem. magg. per violino e viola, K 1 364 (K 6 320d) quindi omaggi a J. Massenet Meditation, De Sarasate “Gypsy Airs”, De Falla “Danza Spagnola”, infine C. Saint Saens Introduzione e Rondò Capriccioso. Aiman Mussakhajayeva è tra le migliori esponenti della scuola violinistica del Kazakhstan ed esprime la sua personalità sia nell’attività artistica che in quella educativa. La sua formazione è iniziata con N. Patrucheva alla Scuola di Musica di Baysseitova e nel 1983 si è brillantemente diplomata presso il Conservatorio di Stato “?ajkovskij” di Mosca nella classe del Professor V. Klimov, Artista del Popolo dell’Urss ed erede della scuola violinistica di David Oistrakh. Nel 1976 è premiata sia nel prestigioso Concorso di Belgrado che al Concorso “Paganini” di Genova, quello di Tokio, il “Sibelius” di Helsinki e al Concorso “?ajkovskij” di Mosca. La sua magistrale tecnica, la profonda conoscenza e la comprensione di stili diversi le hanno permesso di affrontare le più complesse composizioni per violino e di costruire un vasto repertorio che include compositori di tutte le epoche e stili. Suona in recital, come camerista e come solista con orchestra nelle più importanti sale da concerto in Europa, Asia e negli Stati Uniti, è Rettore dell’Accademia Nazionale Kazaka di Musica ad Astana e ha inciso  per la prestigiosa Deutsche Grammophon.

di Luigi De Rosa

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