In Alto Adige valli, castelli e tanti spunti per un autunno fantastico

abbazia-monte-maria_michael-mallBOLZANO – Che territorio meraviglioso è l’Alto Adige! Patria dello Speck, di Patrimoni dell’Unesco, di paesaggi mozzafiato… e di tantissime curiosità insolite! Non molti sanno che in Alto Adige sorgono castelli leggendari, il vitigno più alto d’Europa, specie di animali uniche e molto altro. È una terra da esplorarein ogni suo angolo, dal più al meno noto, per lasciarsi incantare da peculiarità ancora sconosciute ai più.

Castelli & cultura

IDM Suedtirol

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Quanto fanno sognare i castelli antichi, con le loro sale maestosee i grandi lampadari che ricordano i balli dell’Ottocento. Ancora di più quando raccontano storie particolari e riservano ai visitatori diverse nozioni interessanti! Come Castel Wolfsthurn,nei pressi di Vipiteno, che nasconde il suo splendore barocco dietro ben 365 finestre: ogni giorno dell’anno è quindi possibile ammirare il panorama da un nuovo punto di vista.

Definito “il più bel castello del Tirolo”, conserva ancora gli arredi originali nelle sale nobili, permettendo a turisti e visitatori di immergersi nel passato e vivere una vera giornata a corte. Davvero magico!Molto particolare anche il Castello di Trostburg, detto anche Castel Forte, uno dei più antichi e suggestivi di tutto il territorio: oltre ad avere una storia quasi millenaria (è stato costruito nel 1173), il castello situato a Ponte Gardena è anche il luogo di nascita del diplomatico e menestrello medievale Oswald von Wolkenstein, che andò fino in Georgia, ai tempi ai confini del mondo, ma tornò nel suo amato Alto Adige e continuò a cantarne le bellezze uniche.

Il conte Johannes Trapp sarà invece felice di accoglierea CastelCoira a Sluderno visitatori da tutto il mondo.È una tradizione di famiglia lunga centinaia di anni quella diricevere personalmente gli ospiti nelle magnifiche sale del castello, nella splendida loggia rinascimentale e nell’armeria privata più grande d’Europa. In Valle Isarco, Castel Rodengoappassionerà gli amanti della letteratura: qui, in una delle fortezze più grandi dell’Alto Adige, è infatti custodito un affresco raffigurante la leggenda di Ywain, o Ivano, eroe del ciclo arturiano, amico – ebbene sì – di Lancillotto e Ginevra. Qui, a chilometri e chilometri dalla leggendaria Camelot, sono conservati gli affreschi più antichi di tutto il mondo germanofono! Che la tavola rotonda fosse in Alto Adige?

Curiosità in valle

valle-san-silvestro_associazione-turistica-dobbiaco_kottersteger-13Non molti sanno che la Val Venosta è detta “la valle dei piccoli viticoltori”:la zona è ricca, oltre che di meleti, di vigne, grazie al clima tendenzialmente mite e le poche precipitazioni. Ed è proprio in Val Venosta, vicino alla famosa Abbazia di Monte Maria,il vitigno più alto d’Europa.

Qui, sulle ripide pendici intorno all’abbazia, il sole splende e le uve crescono rigogliose. Ma non è tutto. In questo luogo i vini vengono prodotti con una particolare tecnica, detta PIWI – in tedesco, resistente ai funghi – che permette ai vitigni di resistere alle temperature dell’alta quota così come ai parassiti. Il risultato sono vinifruttati e aromatici, come il rinomato Müller-Thurgau.
Valle di escursioni è invece la Val di Vizze, notaper le numerose attività che offrein tutte le stagioni – ma anche per piccoli e particolari dettagli che pochi conoscono.

In questo luogo magico al confine con l’Austria, sono infatti presenti i giardini aromatici di Wipptal, in cui scoprire le erbe di montagna dell’Alto Adige e i segreti dei coltivatori altoatesini per preparare le migliori miscele per tisane, liquori, sciroppi e condimenti.
Ma la curiosità più grande riguarda la valle più piccola dell’Alto Adige. La Valle di San Silvestro, vicino Dobbiaco, è lunga solo 4 km, ma è un vero e proprio angolo di paradiso con i suoi prati idilliaci, i diversi luoghi di ristoro e le chiesette caratteristiche.

Animali fantastici e dove trovarli

Amanti degli animali a rapporto, l’Alto Adige è una terra ricca di esemplari davvero unici. Protagonista in questo caso è la pecora con gli occhiali della Val di Funes, una delle razze più antiche d’Europa e presente solamente in Alto Adige grazie al lavoro degli allevatori autoctoni, che hanno saputo mantenere viva per oltre due secoliquesta razza preservandola dall’estinzione.Perché è detta “pecora con gli occhiali”? Per la particolare pigmentazione scura a forma di anello intorno agli occhi, “gli occhiali” appunto. A tutelare questa meravigliosa razza è il suo status di presidio slow food.

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