Dal prossimo anno scolastico un prof di Educazione fisica anche alle Elementari

Ministro Patrizio Bianchi, Miur

Ministro Patrizio Bianchi, Miur

Roma – ll Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha licenziato il decreto sugli organici del personale, provvedimento che darà il via libera a una novità rubricata nell’ultima legge di bilancio: alla primaria le attività didattiche vengono integrate con la presenza del docente di educazione motoria. Dunque l’anno scolastico 2022/2023, vedrà impegnato un insegnante di educazione motoria dedicato nelle quinte classi (25mila le classi coinvolte), che per prime sperimenteranno l’ora di ginnastica. L’Educazione fisica era materia già prevista dall’ordinamento scolastico ma il suo insegnamento era delegato a tutor, figure fuori dall’organico. “È un’importante novità, attesa nel mondo della scuola, che riguarda il benessere psicofisico e lo sviluppo dei nostri bambini e delle nostre bambine, ha sottolineato il Ministro Bianchi, aggiungendo, “si parte con le quinte poi, il prossimo anno, si andrà avanti con le quarte. Un tassello che rientra nel percorso di costruzione di una nuova scuola che stiamo realizzando con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con le misure adottate in questi mesi, comprese quelle dell’ultima legge di bilancio”. Ha espresso la sua soddisfazione anche la Sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali. “La continua sinergia con il Ministro Bianchi ha prodotto un risultato storico: scuola e sport camminano insieme sin dai primi anni scolastici, per contribuire a formare una società e un Paese migliori. E per questo ringrazio il Presidente Draghi, senza la sua sensibilità al tema, non saremo riusciti in questa impresa epocale”. Dobbiamo aggiungere che questa novità includerà anche gli alunni disabili ed a questo proposito va ricordato che sempre il Miur ha firmato un protocollo d’intesa con il Comitato italiano paraolimpico di durata triennale che individuerà programmi e interventi per l’attuazione di attività motorie e ludico motorie per studenti e studentesse con disabilità.

a cura di Luigi De rosa

Stampa