Sant’Agnello alle Urne, Gennaro Rocco guida la lista “Ora X per Sant’Agnello”

ora-x-santagnelloSANT’AGNELLO – Conosciano il secondo sfidante del sindaco uscente alle amministrative di Sant’Agnello del 10 giugno 2018. So tratta di Gennaro Rocco, candidato sindaco della lista Ora X per Sant’Agnello, che si presenta insieme ai candidati della sua lista. “Sono stato capo industria tintoria, ho fatto tre volte il consigliere a Napoli nella circoscrizione del quartiere Pendino, ora nella seconda municipalità. Ho ricoperto la caricaprima di vicepresidente della stessa e di presidente. Sono stato difensore civico nel comune di Tufino, segretario particolare del difensore civico regionale, otto volte commissario ad acta ed una volta ispettore straordinario. Ho assunto inoltre la carica di segretario di sezione del Movimento Sociale e di Alleanza Nazionale per oltre 25 anni e quella di presidente dell’associazione dei commercianti di Napoli “Il mercato”, nonché quella di vicepresidente dell’associazione dei commercianti di Sant’Agnello, ora decaduta”.

gennaro-rocco2Ha già avuto esperienze politiche sul territorio peninsulare?

“Per quanto riguarda incarichi istituzionali no…è la prima volta che mi candido qui. Mi sono candidato per una serie di fattori che, intersecandosi tra di loro, hanno portato a questa conclusione, ma non avrei mai pensato che un giorno mi sarei candidato a Sant’Agnello. Sono dell’avviso che, nonostante viva qui da 21 anni, in un piccolo centro a candidarsi debbano essere persone del luogo perché il voto, in un piccolo comune, non è tanto politico ma personale. Si vota per parentela, per conoscenza, per interesse e quindi la mia candidatura è stata un poco di rottura. Dato che ci sono alcune cose che non vanno ci poniamo contro, non contro le persone che si sono candidate nelle altre liste, ma contro questioni che queste persone hanno portato avanti”.

Si può dire quindi che il vostro è un andare contro un sistema?

“Sì, noi siamo l’antisistema. Ci poniamo come l’alternativa al sistema. Si potrebbe dire «Ci sono i 5 Stelle». No, perché noi riteniamo che i 5 Stelle non possano rappresentare un’alternativa dato che il loro candidato sindaco, che non conosco di persona e che sarà senz’altro una persona perbene ed un politico avveduto, ha fatto parte della commissione edilizia che ha la responsabilità di aver approvato dei progetti che a noi non interessano e che sembrano fatti non per il bene della comunità”.

Ci può presentare brevemente i componenti della lista?

“Marzullo Eugenio è un avvocato; Aiello Vittoria è un’impiegata; Cafiero Luciana è segretaria di un sindacalista e quindi si è interessata di tematiche lavorative, assistenziali e previdenziali; Santoro Valeria è impiegata; Sorrentino Annarita, impiegata, così come lo è anche Veniero Maria Rosaria; Amore Catello è un micro imprenditore che possiede un bar; Fusco Michele è un cuoco; Lauro Roberto si interessa di yacht a livello turistico ed in fine Lo Santo Margherita è diplomata ma attualmente fa la mamma”.

Leggendo il programma si può dire che un punto centrale sia quello del lavoro. Qual è il motivo di tale scelta?

“Ritengo che ci siano molte cose importanti nella vita di un uomo, soprattutto nella vita della famiglia. Tra queste sostengo che il lavoro sia una delle principali. Casa e lavoro. La casa qui costituisce un problema, perché sta crescendo il numero di B&B che toglie ai cittadini appartamenti abitabili. Sono contro i B&B e le case vacanza perché esse devono essere utilizzate per dimorare, chi vuole venire qui a villeggiare ha a disposizione gli alberghi. Esistendo una legge che le regolamenta, possiamo adoperarci affinché essa sia cambiata a livello nazionale. Questo è un problema che riguarda la Penisola tutta così come quello dello smog, del traffico, delle spiagge e del mare”.

Questi ultimi argomenti da lei citati sono presenti in alcuni dei 10 punti presenti nel vostro programma elettorale. Vuole aggiungere qualcos’altro a riguardo?

“La nostra azione politico-amministrativa sarà imperniata su tre parametri: legalità, trasparenza e giustizia sociale. Il nostro motto è «Non ci venderemo. Non vi tradiremo».
Nella mia vita ho fatto oltre cento campagne elettorali, so le cose che si devono fare, quelle che si possono fare e quelle che è meglio non fare perché non portano ad alcun risultato come i comizi elettorali che avevano la loro valenza anni fa quando non c’erano i mezzi di comunicazione di oggi: la televisione, internet ed i social network. Inoltre è anche una spesa che non potremmo permetterci perché non abbiamo finanziatori e quindi non siamo nel libro paga di nessuno, siamo noi, come si dice a Napoli «Simm nuj ,na chitarra e a luna». Però un confronto tra candidati sindaco e consiglieri, secondo me, potrebbe essere utile per la cittadinanza e a questo confronto io scatenerò l’inferno”.

a cura di Simona Pontecorvo

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