La tradizione delle Processioni Pasquali in Penisola Sorrentina

don-franco-alfanoLa settimana santa nella Penisola Sorrentina è scandita dal susseguirsi delle Processioni rievocative della passione e morte di Gesù Cristo ad opera delle Arciconfraternite, sodalizi laici di origini antichissime che si preparano molti mesi prima della Pasqua alla settimana che prelude la domenica di resurrezione. A rievocare la tradizione degli Incappucciati in Costiera (ma non solo) con un pizzico di attualità relativo al divieto di indossare i tradizionali cappucci da parte dei partecipanti è stato il giornalista de “Il Fatto QuotidianoFabrizio d’Esposito che dalla sua vanta una pluridecennale e devota partecipazione alle processioni del Venerdì notte e del Venerdì sera a Piano di Sorrento con la congregazione della “Mortis et Oratione” diretta dal Priore Michele Gargiulo. L’articolo di d’Esposito meglio di qualcunque altro ci fa entrare nel mistero e nel fascino delle processioni che da momento religioso hanno acquisito un forte carattere di attrazione turistica. Da molti anni però sono nate e si sono affermate le cosiddette Rappresentazioni Storiche ad opere di associazioni culturali che ripropongono una vera e propria sceneggiatura del processo a Gesù, della sua passione e crocifissione.

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Ass. Carmela Cilento, Prof. Ciro Ferrigno e Giuseppe Locria (Organizzatore) foto ViC

A Piano di Sorrento quest’anno si celebra la 34° edizione della Rappresentazione Storica patrocinata dal Comune con l’Assessore all’Identità Carmela Cilento decisa a rivalutare l’evento e a rilanciarlo grazie al ritrovato e rinnovato entusiasmo degli Organizzatori che mercoledì 12 aprile 2017 metteranno in scena la Rappresentazione coinvolgendo l’intera cittadina in location suggestive che ospiteranno la “messa in scena” dei diversi momenti dell’evento storico. Anche nella limitrofa cittadina di Meta un’Associazione organizza la Rappresentazione sulla scia dell’esperienza maturata a Piano di Sorrento. L’appuntamento metese inaugura di fatto i riti della settimana svolgendosi il Lunedì (ieri) in una cornice altrettanto suggestiva e con una strardinaria regia che in poco tempo ha reso assolutamente unica la Rappresentazione. L’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia retta dal Vescovo Mons Franco Alfano ha realizzato una pubblicazione curata dalla Arciconfraternite che illustrano il programma della Settimana Santa accompagnando i fedeli, ma anche i tanto ospiti che trascorrono in Costiera le festività pasquali, in questo percorso di fede.

Scrive don Ciro Esposito, direttore dell’Ufficio Diocesano Confraternite: “…questo Opuscolo vuole essere un valido strumento, non tanto per conoscere semplicemente gli itinerari delle nostre processioni, ma un aiuto pastorale per farci camminare insieme….Auguro ai nostri Sodalizi di vivere con fede i cammini penitenziali della Settimana Santa, raccogliendo con gioia nel cuore frutti abbondanti di grazia, che scaturiscono dallo sperimentare pienamente la luce pasquale“.

Il messaggio di Mons. Alfano si intitola “Il dono di sè“: “La Passione del Signore è celebrata ogni anno nei riti della Settimana Santa e nelle tradizioni popolari. Per i Cristiani si tratta di fermarsi in contemplazione…per adorare il Colui che è morto per noi prendendo su di sè le nostre colpe e mostrandoci il volto misericordioso del Padre. Mai si si assiste semplicemente a uno spettacolo edificante. Anche chi non credeè invitato a prendersi una sosta di riflessione sulla propria vita e su ciò che in essa veramente vale: l’amore per gli altri, fino al dono di sè. Per tutti i cercatori di Dio, si apre uno spiraglio inatteso che infonde nel cuore una grande speranza: la morte non è l’ultima parola per la storia di ciascuno e dell’intera famiglia umana. Anche le “processioni” del Venerdì Santo sono solo una preparazione a quell’annuncio straordinario e sorprendente che risuona con forza al mattino di Pasqua: Cristo è risorto e ha sconfitto la morte! E noi tutti possiamo camminare sulla via della vita e amarci sinceramente vincendo il male dentro e fuori di noi!“.

Sabina Anna Califano

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