De Magistris sullo sforamento del patto di stabilit

di Luigi De Magistris

Luigi De Magistris

Luigi De Magistris

Il patto di stabilità sarà sforato e non si tratta di disobbedienza civile ma di obbedienza costituzionale. Noi sindaci obbediamo alla Costituzione e ai principi inderogabili sui quali abbiamo giurato. La Costituzione afferma che ci sono principi che vanno difesi, e io aggiungo che vanno difesi fino alla morte, e che riguardano la sicurezza, la salute, l’istruzione pubblica, l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Dispiace se qualcuno protesterà perchè violiamo un formalismo burocratico ottuso, ma lo spiegheremo in tutte le sedi, pubbliche e di controllo. Il Governo deve chiedersi se vuole salvare il Paese o se vuole salvare interessi che sono di altri luoghi e sedi. Questo Paese vive infatti una situazione drammatica e non ripartirà se si pensa di fare alchimie scritte nel buio delle stanze di qualche funzionario della Bce o di altri luoghi. Il rischio è che il Paese possa crollare sotto il peso del conflitto sociale. Napoli è l’epicentro del dramma che sta affrontando l’Italia. Nonostante l’adesione al decreto 174, i fondi non sono arrivati. Noi andremo avanti con la collaborazione tra i cittadini e le istituzioni, non ci faremo piegare da un patto di stabilità ottuso e pazzesco. Interverremo liberando le – poche- risorse che sono nelle nostre casse. E sono sicuro che lo faranno anche gli altri Comuni, non è un caso che su questo i sindaci siano tutti uniti.

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