Italia dei Valori, dall’assemblea nazionale fiducia nel futuro

ROMA – Una platea affollata di sostenitori, militanti accorsi da ogni parte d’Italia nonostante le condizioni meteo avverse, ad ascoltare e capire la situazione attuale dell’ Italia dei Valori. E’ stato questo lo spettacolo che si è presentato nella mattinata di ieri alla Delegazione dell’ Italia dei Valori della penisola sorrentita, composta tra l’altro dal Coordinatore territoriale Avv. Giovanni Antonetti, dall’ Avv. Silvia De Angelis, Roberto Casa per Massalubrense, Salvatore Caccaviello entrando nella sala del Marriot Hotel di Roma. Ad aprire l’assemblea dal palco è stato il portavoce IdV Leoluca Orlando dicendo che Idv e pronta a presentarsi alle elezioni politiche con il proprio simbolo ma si è anche pronti a togliere la sigla Idv o il nome di Di Pietro ma deve restare il simbolo, il gabbiano. Bene le alleanze con altre forze, ha ribadito Orlando, ma il partito non deve cessare di esistere. Siamo in presenza di un omicidio politico che riguarda Italia dei Valori non Antonio Di Pietro – ha attaccato Orlando – Si usa Di Pietro per distruggere un patrimonio di valori. Si deve continuare ad essere uniti per evitare tale omicidio. Pensate il sorriso di Berlusconi, di Casini se Idv fosse morta e seppellita. Si tenterà fino alla fine un accordo con il Pd”, ha detto ancora Orlando, osservando però che “il Pd non è è più libero di stare con noi perché condizionato dall’agenda Monti, Bersani non ha paura della concorrenza di Berlusconi ma di quella di Monti. Felice Bellisario presidente dei senatori dell’Italia dei Valori ha ribadito il richiamo all’unità sottolineando che “solo il gioco di squadra consentirà di essere uniti e compattarci, e che oggi la squadra si è ricompattata. Forse si è commesso qualche errore ma con consapevolezza e orgoglio si deve ripartire tutti da Antonio Di Pietro e dalla base che è orgogliosa del nostro progetto. Infine Belisario ha rivendicato i cinque anni di opposizione in Parlamento. “Un’opposizione mai consociativa o pregiudiziale, ma sempre sui contenuti”. Il presidente dei deputati Idv Antonio Borghesi ha evidenziato che la grande affluenza all’Assemblea nazionale dell’Idv rende tutti ancora più consapevoli dell’importanza del momento e della voglia di partecipazione e impegno del popolo Idv. Si lavora per una coaliazione di centrosinistra che comprenda anche l’Idv per le battaglie di questi dieci anni e per quelli che verranno. Si continuerà a combattere per contribuire a rendere l’Italia un Paese migliore basato su equità, etica e legalità., Un congresso per rifondare il partito da tenersi probabilmente a settembre. E’ l’annuncio fatto dal leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro durante il suo discorso all’assemblea generale a Roma. Di Pietro ha rivendicato le battaglie fatte in questi anni e l’orgoglio di continuare ad essere l’unica forza che si è opposta prima a Berlusconi, poi a Monti, con l’obiettivo di difendere le fasce più deboli della popolazione; per assicurare a tutti il diritto all’istruzione, alla sanità pubblica, alle pensioni. Per questo ci hanno colpito, per questo vogliono isolarci. Perché siamo scomodi. ”L’Italia dei Valori – ha annunciato Di Pietro – ci sarà. Ci saremo alle prossime elezioni soli o ben accompagnati, ma ben accompagnati”. Poi ha ricordato due date del calendario del partito: il 27 dicembre l’esecutivo nazionale per la “scelta finale” sulle alleanze alle elezioni e il 4 gennaio il deposito del simbolo. Si è tornati da Roma, tuttavia, con le idee non del tutto ancora chiare sull’immediato futuro di Idv con la consapevolezza che nei giorni a seguire ulteriori fondamentali sviluppi si avranno. Avremmo voluto esprimere la propria opinione circa il momento difficile del Partito ma la moltitudine di supporters, prenotatosi a parlare,ci ha fatto desistere nonostante il Presidente Di Pietro ha dichiarato che sarebbe rimasto fino a mezzanotte e l’intera giornata odierna ad ascolatre il suo elettorato, che al momento rappresenta la vera anima di Italia dei Valori.I tanti interventi che si sono susseguiti sul palco della immensa sala del Marriot Hotel erano quasi tutti intesi a cercare la causa del perchè il Partito in così breve tempo si sia potuto ritrovare in tale situazione. Si è cercato di capire dove si sia sbagliato e forse dova si continua a sbagliare cercando di dare una spiegazione ,sebbene vi siano stati ultimamente degli episodi emblematici , come da quel 4% del 2008 quando si potè entrare in Parlamento e si siano toccati successivamente dei valori oltre all’8% nel giro di pochi mesi in tanti hanno abbandonato IdV. Si dovrebbe capire come mai nonostante IdV sia stato il primo Partito in rete e a parlare direttamente il linguaggio del web con il proprio elettorato,dove dalla sua struttura è pur nata la politica di Beppe Grillo e dalla quale si è dato a quest’ultimo la possibilità di volare da solo.Costituendo il successivo Movimento 5 Stelle riconosciuto sin dal principio da tutti come una costola di IdV. Un Partito che ha poi dato la possibilità di candidare l’ex Magistrato Luigi De Magistris ad occupare un posto di rilievo nel Parlamento Europeo ,fino a supportarlo e portarlo al successo come l’elezione a Sindaco di Napoli e creare il successivo Movimento Arancione. Si potrebbe a questo punto fare un’ulteriore riflessione nel capire dove si è sbagliato anche in questi casi. I voti del Movimento a 5 Stelle e dei vari altri Movimenti dovevano essere a tutti gli effetti voti di IdV. In teoria attualmente si doveva essere oltre il 20% in quanto i valori fondamentali di tali movimenti come:rispetto delle regole, uguaglianza, giustizia sociale, lavoro, ambiente sono i principi fondamentali dell’Italia dei Valori sin dalla sua nascita. IdV è stato in un certo senso come l’antesignano dell’attuale fenomeno dei vari movimenti che saranno decisivi nelle prossime elezioni. Molto probabilmente non si è potuto , oppure non si è avuto la corretta sensibilità , nel momento opportuno di ingabbiare tali idee nella struttura Idv prima che iniziassero a camminare da sole. Oppure già in quei momenti Idv iniziava ad avere quella strana metamorfosi al suo interno che l’ha portata al successivo disastro. Ora si cerca di salvare il salvabile cercando l’ancora di sicurezza proprio in quei momenti che IdV ha contribuito in maniera determinante affinchè nascessero. Forse un Congresso ,invece del prossimo settembre, andava effettuato nell’immediato, subito all’indomani delle note vicende. Gettando nuove basi per il futuro, anche con quel 1,8 % che ci accreditano ed iniziare un nuovo percorso con una nuova credibilità. Credibilità che deve essere il pilastro portante della nuova struttura del Partito. Quella credibilità con la quale coloro che come IdV penisola Sorrentina hanno lottato e continuano a lottare quotidianamente contro le ingiustizie sociali contro gli sfregi al nostro territorio, mettendoci, a differenza di altri ,la faccia deve continuare ad essere determinante. Questo è quello che noi della base come IdV Sorrento chiediamo al nostro Presidente Antonio Di Pietro. Non importa se si faranno determinate alleanze, se saremo oppure no futura forza di governo, quello che si chiede di continuare con il nostro simbolo e con la presidenza ed il nome di Antonio di Pietro ,simbolo di garanzia di determinati principi. Si deve ricostruire il Partito da Valori come la giustizia sociale, la tutela ed il rispetto delle regole affinchè si possa avere un futuro di libertà dove ognuno,compreso i nostri figli, si possa realizzare.

di Salvatore Caccaviello

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