Lauro, Compagna e Sarro all’attacco del sindaco di Napoli De Magistris

ROMA – E’ scontro frontale tra il Sen. Raffaele Lauro del PdL e il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris all’indomani della rimozione del prefetto Silvana Riccio dal ruolo di direttore generale. Con una interrogazione urgente al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Interno e al ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, il sen. Raffaele Lauro, insieme con i colleghi di gruppo, Luigi Compagna e Carlo Sarro, chiede al Governo, in merito alla rimozione del prefetto Silvana Riccio da direttore generale del Comune di Napoli, “…quale sia la valutazione di questi fatti e gli interventi urgenti che il Governo intenda porre in essere, in merito alla palese violazione di ogni norma e procedimento, da parte del sindaco De Magistris e della Giunta Municipale del Comune di Napoli, che sta recando gravissimo pregiudizio all’immagine della Città”. I senatori del PdL, inoltre, richiedono una commissione d’accesso che controlli l’operato della Giunta De Magistris, per riportare alla legalità ed alla correttezza l’attività amministrativa del Comune, essendo stato revocato un incarico ad un alto dirigente pubblico, che non ha inteso violare la legge e le regole fondamentali del nostro ordinamento e di uno Stato di diritto.

Interrogazione Parlamentare del Sen. LAURO – Interrogazione urgente a risposta orale al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro dell’Interno e al ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione

Premesso che:

–    il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha fatto approvare, in una Giunta straordinaria, convocata d’urgenza martedì 20 novembre, una delibera, con la quale si revoca l’incarico di Direttore Generale al Prefetto Silvana Riccio, che ricopriva tale incarico, dal mese di settembre 2011, in quanto il Direttore Generale si è rifiutata di sottoscrivere i contratti di lavoro di circa 320 maestre precarie;

–    al Prefetto Riccio era stato chiesto di sottoscrivere personalmente i contratti di circa 350 maestre precarie, per il completamento dell’orario di funzionamento della scuola comunale, a seguito di una delibera, approvata dalla Giunta a fine agosto 2012, con la quale si riteneva che, pur avendo il Comune di Napoli superato il rapporto fra spesa per il personale e spesa corrente, il servizio scolastico rientrasse nelle funzioni fondamentali da garantire;

considerato che:

–    dalle informazioni della stampa, risulta che il dirigente del servizio educativo, competente alla firma dei contratti, si sia rifiutata di firmare i medesimi contratti, sostenendo l’impossibilità di violare una norma imperativa sui vincoli assunzionali dei Comuni, e che lo stesso rifiuto sia stato opposto dal direttore centrale competente, sulla base delle medesime motivazioni, senza che nessun procedimento disciplinare sia stato instaurato nei loro confronti;

–    esiste il parere del Segretario Generale del Comune che attesta il superamento del limite del 50% e l’impossibilità di procedere a nuove assunzioni, se non in modo totalmente illegittimo;

–    ai sensi del Regolamento del Comune di Napoli, non sussiste la competenza del Direttore Generale a firmare tali contratti, in quanto nessun atto di gestione è attribuito alla competenza del Direttore Generale e, pertanto, i relativi contratti, se eventualmente firmati dal Direttore Generale, sarebbero risultati nulli per violazione di norma regolamentare ed eccesso di potere, sotto il profilo della competenza, nonché nulli per violazione di norma imperativa di legge, in quanto, oltre a violare il patto di stabilità, sarebbero risultati in contrasto con i divieti in tema di assunzioni;

–    tutte queste considerazioni di diritto si ritrovano in un recentissimo parere del Dipartimento della Funzione Pubblica, appositamente chiesto per il “caso maestre”, laddove viene evidenziato che il superamento del tetto del 50% della spesa del personale, sulla spesa corrente, determina l’impossibilità di assumere, in qualsiasi forma, personale a qualsiasi titolo e, pertanto, la  pressante richiesta al Direttore Generale di sottoscrivere i contratti è stata fatta, consapevolmente, in violazione della norma imperativa;

–    il Comune di Napoli ha recentemente approvato un disavanzo di circa 900 milioni di euro ed è stato oggetto di una accurata ispezione, da parte degli Ispettori della Ragioneria dello Stato, che hanno messo in evidenza numerose irregolarità amministrativo-contabili;

–    il Comune di Napoli è sostanzialmente in uno stato di dissesto finanziario, non ancora dichiarato solo per ragioni di opportunità politica: il che determina continue irregolarità nella gestione amministrativa, che potrebbero determinare, anche in relazione alla situazione finanziaria del Comune, peraltro già attenzionata dalla Corte dei Conti, lo scioglimento dell’Ente;

–    numerose delibere di Giunta hanno qualificato come indispensabili, ai fini del pagamento, molti obblighi contrattuali, non previsti nel D.M. del 1983, che ha definito come indispensabili solo alcune spese e ciò in violazione della legge e del criterio cronologico nei pagamenti, violando, pertanto, il principio della “par condicio” dei creditori;

–    dagli articoli di stampa sembra che al Direttore Generale, sotto la pressione di una Giunta convocata per revocare il suo incarico sia stata chiesta la sottoscrizione di una forma di dimissioni cd. “in bianco”;

–    l’atto di revoca dell’incarico, datato 20 novembre 2011 e, motivato dal venir meno del rapporto di fiducia, è stato preceduto, a poche ore di distanza, da un Decreto del Sindaco, firmato in data 19 novembre 2012, in cui conferiva al Direttore Generale il potere, al di fuori di ogni regola e norma, di firmare i contratti con le maestre;

–    fino a pochi giorni prima, come spesso è accaduto, il prefetto Riccio veniva fatto oggetto di pubbliche dichiarazioni di stima e di alta professionalità;

–    l’insieme di questi atti e decisioni denota un atteggiamento contraddittorio ed ondivago, da parte del Sindaco De Magistris e della Giunta Municipale di Napoli;

si chiede di conoscere, con ogni possibile urgenza:

–    quale sia la valutazione di questi fatti e gli interventi urgenti che il Governo intenda porre in essere, in merito alla palese violazione di ogni norma e procedimento, da parte del Sindaco De Magistris e della Giunta Municipale del Comune di Napoli, che sta recando gravissimo pregiudizio all’immagine del Comune, rendendo, con la violazione delle regole amministrativo-contabili degli Enti pubblici, l’azione amministrativa inefficace e nulli i contratti di lavoro;

–    se i ministri interrogati non ritengano, di fronte a questa gravissima situazione, amministrativa e finanziaria, di dover attivare una commissione d’accesso che controlli l’operato della Giunta De Magistris, con particolare riferimento alle vicende sopra descritte;

–    quali strumenti urgenti il Governo, nella sua collegialità, intenda porre in essere per riportare alla legalità ed alla correttezza l’attività amministrativa del Comune di Napoli, essendo stato revocato un incarico ad un prefetto della Repubblica, che non ha inteso violare la legge e le regole fondamentali del nostro ordinamento e di uno Stato di diritto.

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