Regione Campania, approvati otto grandi progetti

On. Luigi Cobellis (Udc)

NAPOLI – L’approvazione da parte dell’UE di otto grandi progetti per lo sviluppo della Campania rappresentano una grande opportunità per la regione e si registrano commenti positivi da parte delle forze politiche. “Si tratta di un’ottima notizia. Gli otto Grandi Progetti, che si aggiungono ai cinque già approvati, rappresentano altrettante grandi opportunità da cogliere per lo sviluppo di tutto il territorio regionale”. Con queste parole Luigi Cobellis, capogruppo Udc in Regione Campania, ha commentato il via libera di Bruxelles ai progetti presentati dalla Regione. “Da amministratore di questo territorio non posso che essere soddisfatto, perché l’accoglimento di questi progetti consentirà lo sviluppo di nuova economia e di maggiore benessere”– ha detto Cobellis – “Puntare sui progetti strategici è la via giusta per massimizzare gli investimenti e sostenere la crescita. Si tratta di una scelta politica lungimirante di cui la giunta e il presidente Caldoro possono andare orgogliosi”.
“Tra quelli approvati voglio sottolineare l’importanza degli interventi finalizzati alla difesa del litorale salernitano dal fenomeno dell’erosione, che ha conseguenze pesanti in termini di impatto ambientale e quindi grava sull’attività degli operatori turistici” – ha aggiunto il capogruppo Udc – “Altro intervento fondamentale è quello relativo alla banda larga, il cui ampliamento è assolutamente indispensabile per garantire ai cittadini e alle imprese l’esercizio pieno dei loro diritti di cittadinanza”.
“Accanto alla soddisfazione però c’è anche un dato su cui riflettere e lo riassumo così: la Campania non si ferma a Eboli” – ha continuato Cobellis – “È il momento giusto per dare l’avvio ad una nuova fase di programmazione strategica che interessi anche le aree più periferiche del territorio regionale”.
“Parliamo di Cilento e Vallo di Diano in particolare, che aspettano da tempo interventi seri” – ha spiegato Cobellis – “Valorizzazione turistica del territorio, tutela dal dissesto idrogeologico, potenziamento degli interventi in favore delle energie rinnovabili: sono solo i primi tre paragrafi di un capitolo tutto da affrontare”.
“L’importante è lasciarsi definitivamente alle spalle gli interventi-spot, come nel caso di improbabili impianti sciistici, per passare a discutere di progetti di lungo respiro” ha concluso Cobellis.

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