Gigante (Idv) candidato alla 1° Municipalità di Napoli con De Magistris

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del candidato Giuseppe Gigante alla 1° Municipalità.

“Nell’intervento programmatico del 2 Maggio 2011 ringraziavo il partito de “L’Italia dei Valori, che mi ha candidato nella mia Municipalità:”Sono Giuseppe Gigante, 28 anni, candidato con Italia dei Valori nella I Municipalità, che comprende i quartieri di Chiaia – Posillipo – S. Ferdinando. Sono laureato e specializzato in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa e, attualmente lavoro per la metropolitana di Napoli. Mi sono appasionato alla politica già dagli anni del liceo e, il mio pensiero politico è stato sempre molto vicino a Italia dei Valori. Proprio per questo ho seguito sempre più il partito fino ad arrivare all’iscrizione. Ringrazio, appunto, il partito per avermi dato l’opportunità di candidarmi e, ciò che mi rende forte, è la discesa  in campo di Luigi de Magistris, nostro candidato sindaco, uomo di grande coraggio per essersi messo in gioco in una città come la nostra che, è una realtà molto difficile, piena di problemi quali: la spazzatura, la disoccupazione, la criminalità, la mobilità e le politiche sociali. Sappiamo benissimo che Luigi de Magistris, non potrà fare miracoli, ma siamo sicuri che una persona come lui, con le spalle dritte sarà fuori da qualsiasi compromesso politico e morale! Dobbiamo far ripartire Napoli e metterla in movimento, le prime cose che dovremmo fare immediatamente sono:

1)  Quello che dice Luigi de Magistris: “Arrivare al comune, aprire le finestre e, far uscire tutta quella puzza di marcio, di compromessi, di consociativismo, di clientele e malaffari! Una volta rinfrescata l’aria chiudere le finestre”.

2)  Far partire finalmente dopo anni di promesse la raccolta differenziata, con un porta a porta, nel tentativo di arrivare nel giro di un anno almeno al 60% di raccolta differenziata.

Bisogna allontanare Napoli da chi l’ha rallentata e fatto crescere il potere dei soliti noti, che in questi 15 anni, hanno gestito politica ed economia, certamente non a favore dei cittadini.

Una cosa che in questi giorni desta la mia attenzione, è che la nostra Italia è nelle mani di una maggioranza di nominati e trasformisti, senza più il consenso elettorale dei cittadini, che, attraverso un decreto, sta tentando uno strappo per far saltare i referendum sul nucleare, sulla privatizzazione dell’acqua e sul legittimo impedimento, vietandoci così di esercitare il nostro diritto al voto.

Ritengo sia necessario mobilitarsi, per manifestare e pubblicizzare questo, perchè il ritardo dell’approvazione del regolamento per la par condicio toglie di fatto ai cittadini e alle cittadine il diritto ad essere informati.

I referendum devono rimanere quello strumento voluto e garantito dalla Costituzione per permettere la partecipazione attiva da parte dei cittadini alla vita politica del paese.

Con la speranza che ci sia un nuovo risorgimento per Napoli!”.

Così ho avuto l’opportunità di andare in giro per le strade, incontrando ed ascoltando: i giovani, i commercianti, le massaie nei mercatini, le mamme con i rispettivi figli alle uscite delle scuole, le associazioni di volontariato e di azione cattolica, ed ho notato il disagio che queste persone vivono nella loro quotidianità, in un quartiere che dovrebbe essere considerato l’immagine di Napoli al resto del mondo.

I problemi sono tanti: rifiuti ovunque che, causano alti rischi di malattie, smog ad alti livelli, strade impercorribili, mancanza di parcheggi, zone verdi impraticabili, forte crescita della criminalità minorile e della disoccupazione, mobilità insostenibile e viabilità improgrammabile. Tutto questo è evidente passeggiando semplicemente per le principali arterie del quartiere, per non parlare delle zone popolari, dove il degrado è triplicato.

Manto stradale sconnesso, buche e rattoppi ovunque e sampietrini che, non curati, schizzano da una parte all’altra.

Il paesaggio non è dei migliori, parchi e zone verdi lasciati in abbandono e bambini che giocano tra smog e rifiuti; questa non è più la Nostra Napoli!

Infine la riduzione del Trasporto Pubblico Locale: la chiusura parziale della linea 6 della metropolitana di Napoli, la riduzione di orario della funicolare collinare e di alcune linee di TPL su gomma hanno suscitato non pochi disagi tra i cittadini, che hanno perso il loro diritto di usufruire di un servizio pubblico già scadente, di cui loro stessi sono i contribuenti.

Dunque sono costretti ad utilizzare mezzi di trasporto privati e ad immergersi nello stress del traffico cittadino, ormai raddoppiato.

I servizi dei cittadini non vanno ridotti; ciò che bisogna fare è eliminare tutte quelle spese futili impiegate per altri interessi o che, semplicemente, sono a vantaggio di pochi.

Ciò dimostra che l’amministrazione municipale è stata totalmente assente sulle principali priorità dei cittadini“.

 Giuseppe Gigante

 

 

 

 

                                                          

                                                                                                                                

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