Security&Intelligence: per il Sen. Lauro (PdL) serve un reale coordinamento

ROMA – Intervenendo nel dibattito, seguito alla conferenza di Frances Fragos Townsend, Consigliere per la Sicurezza Nazionale USA del Past President George W. Bush, tenuta, a Roma, alla Camera dei Deputati, alla presentazione del Master in Security&Intelligence, organizzato dalla Fondazione Link Campus University di Vincenzo Scotti e della Fondazione ICSA di Marco Minniti, il sen. Raffaele Lauro (PdL) ha sottolineato come la crisi dei sistemi di sicurezza e di intelligence di tutti i paesi occidentali, dopo l’11 settembre 2001 e, ancor più, dopo le rivoluzioni arabe di questa primavera, ha imposto ed impone una riconsiderazione unitaria dei sistemi di sicurezza e di intelligence, in termini di ruolo, di priorità e di risorse disponibili. “Alla ridefinizione del ruolo, delle priorità e delle risorse disponibili per gli obiettivi realistici, che si intendono conseguire – ha sottolineato Lauro –  deve corrispondere un stretto coordinamento tra i diversi sistemi nazionali e, a maggior ragione, un reale coordinamento all’interno dello stesso sistema, tra le diverse componenti operative. Se il problema del coordinamento esiste negli Usa, come ha sottolineato la Townsend, esiste, da sempre, in Italia. Si tratta di un problema che, finora, i governi ed i parlamenti che si sono succeduti, negli ultimi trenta anni, non hanno saputo o voluto risolvere, mantenendo, anche nelle diverse riforme varate, anche per l’azione delle lobby parlamentari, schierate nell’uno o nell’altro campo, margini di ambiguità e una indefinita ripartizione delle competenze. Permangono, inoltre, doppioni di strutture e sovrapposizioni, che continuano a creare, nonostante la professionalità indiscussa degli attuali vertici, una perniciosa concorrenza.” “Un reale coordinamento, richiesto dalla drammaticità degli eventi, all’interno di tutto il sistema di Security&Intelligence – ha concluso Lauro – presuppone l’unicità del comando e l’eliminazione delle duplicazioni, anche per destinare le risorse disponibili alle attività operative. E’ un processo ineluttabile, non più rinviabile, che sarà imposto proprio dalla carenza delle risorse e dalla riduzione del personale, a seguito dei mancati rimpiazzi nei turn over.”    
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