Al Quisisana la seconda edizione del Capri Trendwatching Festival

CAPRI – A che punto è la notte? Qual è il futuro dopo la crisi? Se è vero che il 2011 sarà l’anno di una ripresa timida ma quanto mai auspicata, come cambieranno la società, i comportamenti di consumo, il modo di fare impresa ma anche gli immaginari della persone in un orizzonte di medio termine? Ci dirigiamo verso un superamento dell’attuale stallo nell’ambito dei consumi e della produzione o piuttosto si profila all’orizzonte uno scenario di crisi endemica che equivale ad un mutamento irreversibile? Esiste una estetica della crisi? Quali le strategie di sopravvivenza?  A questa e a molte altre domande cercheranno di rispondere imprenditori, intellettuali e trend forecaster nel corso della seconda edizione del Capri Trendwatching Festival, promosso dalla Fondazione Capri e a cura di Elena Marinoni. Viviamo in un’epoca di forti discontinuità, fatta di un susseguirsi scomposto di accelerazioni e battute di arresto: quello della postmodernità è un modello di sviluppo difficilmente prevedibile se non imparando a decodificare i segnali di un futuro che è già presente. Questo è possibile mettendo in moto una intelligenza collettiva capace di interrogarsi sui temi della presente avanzato partendo da punti di vista diversi ma complementari. La seconda edizione del Capri Trendwatching Festival si pone come obiettivo la mappatura dei fenomeni che stanno riconfigurando sostanzialmente gli immaginari delle persone e il rapporto tra consumo e produzione ai tempi della crisi: in particolare sul fronte dei consumi una dilagante sobrietà, scelta o imposta, e la fioritura di forme evolute di associazionismo, cresciute esponenzialmente nell’ultimo decennio grazie ai social network. Dal crowdsourcing al crowdbuying, dal solopreuning alle nuove frontiere della produzione cooperativa, alla fioritura di start up web oriented che ci dicono di una “Italia che si muove”; dalla ridefinizione della dialettica tra lusso e low cost, fino ad arrivare alla svolta delle “smart grids”, la nuova frontiera della produzione energetica, e alle forme evolute del retail e del design, laddove l’innovazione batte la crisi e si delineano scenari densi di nuove opportunità. Per tre giorni Capri – luogo per eccellenza della riflessione colta ed erudita, spazio dell’immaginazione e della progettazione intellettuale – sarà l’ideale punto di incontro per tutti coloro che vorranno discutere del presente per delineare i contorni del futuro prossimo. In programma un ciclo di lectures e presentazione di case history rilevanti che avranno come protagonisti grandi nomi del panorama nazionale e internazionale: dalle superstar del design Ross Lovegrove e Konstantin Grcic a Jodi Turner di Culture of Future, autorità internazionale nel campo della previsioni strategiche di marketing; dall’etnologo francese Marc Augé ad uno dei massimo protagonisti del Novecento, Gillo Dorfles, estetologo e fenomenologo del costume. E ancora il critico di design Vanni Pasca, il sociologo Alberto Abruzzese, il regista Dario D’Incerti, il geografo Franco Farinelli, l’antropologo Franco La Cecla, il giornalista Carlo Ducci  Features  Director di Vogue Italia, l’economista e musicista Alberto Cottica, autore di Wikicrazia, Maurizio Decina, massimo esperto italiano nell’ambito delle Information Communication Technologies, ¬Fabrizio Valente di Kiki Lab, laboratorio internazionale a 360° sulle tendenze emergenti in ambito retail.

Stampa