Borghesi (IdV): la nuova Italia di Ruby&Berlusconi

Sul caso Ruby-Berlusconi l’intervento dell’On. Antonio Borghesi dell’Italia dei Valori. “Lo spaccato terrificante che esce dalle intercettazioni è la sintesi del degrado morale che il “modello berlusconi” ha portato in Italia nell’arco di 15 anni. La prima fu la madre di Noemi Letizia, Anna, velina fallita, che ebbe a dichiarare: «Spero che Berlusconi possa fare per mia figlia quello che non ha potuto fare per me». Poi c’è la madre di Francesca Pascale che riuscì a infilare in tasca a Berlusconi un santino elettorale della figliola che alle municipali di Fuorigrotta aveva preso la miseria di 84 voti. La fortuna seguì di lì a poco. Goffredo Buccini sul Corriere della Sera e Maria Corbi sulla Stampa riprendono alcune intercettazioni illuminanti, che raccontano di parenti delle “arcorine”: madri, padri, fratelli, tutti eccitati all’idea di entrare nella vita di Silvio Berlusconi. Fanno il tifo insomma per le loro ragazze. I parenti (ambiziosi) delle ragazze di Arcore”, papà che spingono a farsi avanti, mamme e fratelli spavaldi: è l’Italia delle scorciatoie.
-Stefano Bonasia in una intercettazione dice alla sorella Roberta ( infermiera a domicilio pronta a diventare “a luci rosse” per conquistare cuore e portafoglio di Berlusconi ): «Quello ci risolve tanti problemi a tutti, a mamma, a te e a me». E’ questo il simbolo di quell’Italia dell’“Io, màmmeta e tu” che ammicca al potente di turno cercando l’occasione da acciuffare al volo. Non è da meno il padre di Roberta che arriva a confessare «Mia figlia morosa di Silvio?…. magari fosse, magari fosse!». Ci sono papà esigenti, come quello della ex valletta Barbara Faggioli. Sentite questo dialogo tra Nicole Minetti (vera organizzatrice della “casa chiusa” di Arcore) e Barbara. E’ il 23 settembre e la ragazza si lamenta per essere stata sgridata dal padre. Ci si potrebbe immaginare che finalmente il padre le abbia fatto una ramanzina per il suo discutibile comportamento! …e invece, leggendo la trascrizione della intercettazione, si capisce che il tenore del rimprovero è di tutt’altro genere. In pratica il padre le dice : «Sei da 17 anni appresso [ a Berlusconi ] [che intendesse dire “da quando avevi 17 anni” ?] , ….. ti sei vista passare davanti questa e l’altra, e Giada, Isabella e Cristina …….ma svegliati!!!». E poi Barbara racconta che il padre la incitava a farsi dare qualche cosa da poter rivendere in futuro in caso di necessità. Educazione sentimentale dei tempi moderni dove il tuo amante invece di regalarti un anello ti promette un seggio in Parlamento o giù di li. E anche per Barbara c’era in progetto la politica, un seggio alle comunali in Lombardia.!!!»
-Ci sono mamme accorte, come la madre di Iris Berardi, che davanti allo sfogo della figlia che dice: «tra un po’ dovevo mettermi a piangere per avere quello che ho avuto oggi!» sembra preoccuparsi solo di sapere quanto denaro aveva ricevuto. [ «E cosa ti ha dato? Cinque?» , ottenendo come risposta: «Sette»]. E pensare che Emilio Fede, il “satiro del bunga bunga”, prima che le intercettazioni rivelassero con evidenza il suo coinvolgimento anche come possibile “pappone di Arcore” rendendosi ridicolo sosteneva di ritenere « indegno il massacro che si sta facendo di quelle ragazze ……… costrette a nascondersi come se fossero delle ladre, mentre sono solo giovani donne che cercano di fare il loro lavoro nel mondo dello spettacolo». «Proprio mentre la Chiesa annuncia un decennio programmato alla rieducazione cristiana della gioventù, da Arcore, dai suoi sostenitori e dai suoi critici soprattutto in tv, viene un messaggio opposto, di indecente rappresentazione del modo di vivere di tre generazioni, dei nonni, dei padri e dei figli» [così sostiene “Famiglia Cristiana”].
Ma non è solo un problema di “morale cattolica”. E’ un problema di “morale” e basta. Scrive Stefano Gramellini sulla Stampa: «Un amico sorride amaro: “Non farti illusioni, potenzialmente siamo tutti come lui e la sua corte: trombare e fare soldi, interessati solo ai bisogni primari,…… Sì, qualche disturbato che sogna con un romanzo o va in estasi per una notte d’amore sotto le stelle esisterà pure, ma è la buccia del chinotto: scorza sottile, percentuale insignificante”. Davvero? Davvero la maggioranza dei giovani assomiglia a quel tipo che incita sua sorella a infilarsi nel letto di un anziano miliardario, perché “così ci sistemiamo”? Davvero il mondo contemporaneo si divide fra padri padroni, disposti a uccidere le figlie che osano ribellarsi, e padri ruffiani che nelle intercettazioni le incitano a sgomitare perché “le altre ti sono passate davanti, ….svegliati!”?.
Per questo non basta che Berlusconi se ne vada, spontaneamente o perché cacciato. Sconfitto lui dobbiamo sconfiggere il “modello Berlusconi”, il “berlusconismo” e questo sarà molto più difficile e richiederà tempo e pazienza perché si tratta di cambiare un “modello culturale”.
Si legge sul Manifesto: «Un lungo effetto onirico dove gli elettori, non soltanto le minorenni dei festini, non possono che diventare comparse tra le comparse, fantasmi tra i fantasmi, oggetti da gestire, da solleticare o da consumare. Berlusconi ha dedicato la vita a forgiare i suoi stessi oggetti di consumo: ha forgiato con la televisione i suoi elettori, e l’estetica dei corpi delle ragazzine-letterine che oggi divora. Il suo disturbo narcisistico è diventato un delirio grande quanto un paese. Lui è il Titanic e intende affondare con noi dentro (…)».
Scrive ancora Gramellini: «Sarò un ingenuo, eppure vedo ancora in giro della dignità, anche in tanti poveri che una busta di 5000 euro l’hanno magari sognata, ma non la vorrebbero trovare nella borsa della figlia a quelle condizioni. Vedo donne e uomini pieni di vizi, ma che non invidiano lo stile di vita dei crapuloni [ricchi viziosi] e sognano di invecchiare con una persona amata al fianco e la musica di Mozart nelle orecchie. E quando, come ieri, alcuni lettori telefonano al giornale per segnalare che una luna mai così arancione è spuntata fra le colline e mi arriva sul tavolo la raccolta di poesie di una ragazza timida, allora penso che non è finita. Che la buccia del chinotto è più spessa di tutto il gas che le sta esplodendo intorno, in un enorme rutto di niente».
Anch’io voglio continuare ad essere un ingenuo e voglio continuare a sperare che dopo l’oscurantismo berlusconiano possa esserci un nuovo “Rinascimento”.

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