A Napoli si prepara l’era-Cozzolino il trionfatore delle primarie

Il Comitato Elettorale dell'On. Andrea Cozzolino (PD)

NAPOLI – Sarà Andrea Cozzolino, 48 anni, bassolioniano doc a vestire la casacca del candidato sindaco del centro-sinistra alle amministrative di maggio a Napoli. Il responso è venuto dalle urne di elezioni primarie che hanno contato una partecipazione di 42mila elettori  e che, con oltre 15mila voti di preferenza, hanno scelto il Parlamentare Europeo del PD quale successore della Sindaca Jervolino. La prima cittadina, prossima a concludere il decennale di guida, disastrosa, della città ha dichiarato di rispettare la volontà democraticamente espressa dagli elettori, essendo ancora vivo il ricordo del suo rifiuto opposto, nel corso di una delle tante crisi politico-giudiziarie che hanno scandito la legislatura, alla nomina di Cozzolino a suo vice sindaco. Promosso a pieni voti al Parlamento Europeo in un ruolo troppo stretto per un personaggio abituato alla gestione diretta del potere sui territori, Cozzolino ha studiato a tavolino col suo patròn Antonio Bassolino le mosse che l’hanno visto trionfare alle primarie, fortemente volute proprio perchè in grado di aggiudicarsi sul campo un’investitura che forse il partito e le forze politiche alleate non gli avrebbero facilmente riconosciuto. Da qui l’esigenza di una prova di forza in grado di sbaragliare qualsiasi avversario e di rimettere tutti in fila gli uomini di un PD diviso in fazioni, se non proprio in bande che si contrastano senza esclusione di colpi. Le accuse formulate da tutti i candidati alle primarie di brogli, di condizionamenti e di infiltrazioni terze nella consultazione di domenica sono la prova del clima che c’è in questo PD che tenta di sovvertire i pronostici della vigilia e di conservare la guida dell’amministrazione di Napoli, che politicamente, ma non solo, vale quanto quella della Regione e della Provincia messe insieme! Solo Cozzolino poteva riuscire nell’impresa, forte di un potere stratificato e gestito in modo imprenditoriale sul territorio, riaprendo di fatto i giochi di una partita destinata a riportare in auge lo stesso Antonio Bassolino senza il quale il PD e il centro-sinistra a Napoli e in Campania non sono in grado di vincere alcuna competizione elettorale. Complice la crisi del centro-destra e le difficoltà di Caldoro ad amministrare la Regione, Bassolino potrebbe così ritrovarsi proiettato nell’area di un nuovo governo del centro-sinistra con la possbilità di far la voce grossa anche nel partito. Insomma dopo il decennale di Bassolino e quello della Iervolino si prepara quello di CozzolinoDopo Bassolino, senza la giusta desinenza nel cognome non si va proprio da nessuna parte…

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