Marcello Dell’Utri ospite della Beneduce con i “Diari di Mussolini”

Marcello Dell'Utri con Flora Beneduce

VICO EQUENSE – Cultura e politica. È questo il binomio della serata a villa De Rosa che Marcello Dell’Utri ha reso indimenticabile. Il senatore Pdl, ospite di Armando De Rosa e Flora Beneduce, ha presentato il primo volume de “I diari di Mussolini (veri o presunti)” edito da Bompiani. Presenti al simposio politico letterario, oltre a docenti universitari, professionisti, giornalisti e giovanissimi studenti, anche i vertici del Pdl campano. Nel parterre degli invitati, Nicola Cosentino, coordinatore del Pdl campano, Luigi Cesaro, presidente della provincia di Napoli, e Gennaro Cinque, sindaco di Vico Equense. Nel corso dell’incontro, Marcello Dell’Utri ha illustrato il testo e ha fornito interessanti spunti per un vivace dibattito, in cui si sono toccati temi e argomenti più svariati, dagli eventi storici remoti alle vicende degli ultimi giorni.  “Questo libro, già divenuto un caso editoriale, ci presenta un Mussolini inedito – spiega Marcello Dell’Utri -. Ci sono pagine intimistiche, c’è la riflessione sui gerarchi fascisti, c’è il disappunto per le azioni di guerra forzate da Hitler, c’è la passione per il popolo, l’amore per la famiglia, la contemplazione dei paesaggi. C’è la possibilità di scoprire l’altra faccia della storia”. Il senatore ha letto alcune pagine inedite dei volumi dal 1935 al 1938, in cui traspare tutta l’ecletticità del personaggio Mussolini: attento e avveduto nei tatticismi, abile interprete dei comportamenti umani, padre affettuosissimo, amante passionale, lettore raffinato. Nei manoscritti ci sono riflessioni acutissime sui gerarchi fascisti, sul popolo italiano, su Hitler e i tedeschi. Commovente il ricordo del figlio Bruno, attualissima la descrizione di come deve essere impostato un giornale, poetica la descrizione di Claretta. Dalle agende viene fuori il mondo interiore di un duce “umano, troppo umano”, fatto di contraddizioni e dubbi, tanto vitalista in pubblico quanto intimista nel privato. Dell’Utri ha condotto il pubblico lungo sentieri mai percorsi a causa di una storiografia imperante che limita le prospettive. L’onorevole invita a guardare la verità “verum ipsum factum” , senza aver paura di scoprire i fatti privi degli orpelli imposti dalla critica storica e dalle letture imperanti di una sinistra che presume di detenere il monopolio della cultura. “La cultura non ha un colore, la cultura è di tutti, la cultura è libertà – dice Flora Beneduce, presidente provinciale del punto Pdl -. Noi del grande Popolo della Libertà lo sappiamo bene. Sappiamo che lo studio, la lettura, la conversazione colta sono boccate d’ossigeno per la nostra anima. Alle emozioni non si danno etichette: è questo che Dell’Utri ha voluto insegnare, sdoganando una grande verità: la letteratura, l’arte, il bello non sono e non possono essere prerogativa della sinistra. Costituiscono un patrimonio inestimabile che possiede chiunque liberamente tenda o aneli alla conoscenza”. Alla discussione, è seguito un momento eno-gastronomico, con un buffet composto dai piatti della tradizione campana. Deliziose sfogliatelle e dolci tipici regionali hanno accompagnato un’ottima cassata, specialità siciliana in onore del senatore, nota finale di una serata il cui sapore rimarrà  nei ricordi di tutti i partecipanti.

(a cura dell’Ufficio Stampa)

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