Lauro (PdL): con la riforma dell’Università si chiude col ’68

ROMA – “La riforma approvata sconfigge gli ultimi cascami ideologici del ’68, chiudendo così la deleteria stagione dei baronati rossi e del familismo immorale. Ma il Ministro, nella fase attuativa, continui il dialogo con le rappresentanze studentesche”. In relazione all’approvazione definitiva, avvenuta in Senato, della riforma universitaria, il sen. Raffaele Lauro (PdL) ha dichiarato: “Questa riforma rappresenta soltanto il primo passo per l’affermazione, nelle università italiane, del merito e della serietà degli studi. Fondamentali risulteranno l’applicazione, tempestiva e rigorosa, della riforma, attraverso i decreti attuativi, e, prima della fine della legislatura, l’abolizione del valore legale del titolo di studio. Questo importante risultato politico – ha aggiunto Lauro – segna una chiara vittoria del Governo Berlusconi, rinsalda la maggioranza e sconfigge gli ultimi cascami ideologici del ’68, chiudendo così la deleteria stagione dei baroni rossi e del familismo immorale. Il Ministro Gelmini continui, con piena disponibilità, il confronto con i giovani e punti ad un coinvolgimento attivo, nella fase attuativa della riforma, delle rappresentanze studentesche. Dialogare è un dovere, non una graziosa concessione, se si vogliono sconfiggere quelle frange violente dei movimenti studenteschi, che obbediscono a strategie pseudorivoluzionarie e che non hanno nulla a che fare con una università moderna e competitiva, sul piano europeo e globale”.

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