Napoli è una polveriera, ma Bertolaso se ne va senza risolvere l’emergenza

Bertolaso e la Protezione Civile salutano e se ne vanno…ad affrontare l’emergenza maltempo in alta Italia mentre Napoli e la Campania restano a fare i conti con le promesse di Berlusconi: “libero Napoli dai rifiuti in 3 giorni“. Napoli è una polveriera, tra immondizia e proteste, cumuli giganteschi di rifiuti che si accumulano di ora in ora tra l’impotenza delle istituzioni pubbliche incapaci di governare un processo che sembra sfuggito di mano un po’ a tutti e le violente contestazioni della piazza. Berlusconi è chiaramente in tutt’altre faccende affaccendato coi suoi problemi personali e politici nel tentativo estremo di prolungare un’agonia politica preludio di una fine indecorosa, travolto da prostitute, corrieri della droga, mafiosi che l’accusano, tutti a rendergli conto di rapporti, di relazioni, di connubi e quanto altro ne hanno scandito l’ascesa assecondandone pretese e manie. Non c’è spazio per pensare al dramma rifiuti di Napoli e della Campania nella testa di Berlusconi! Ci pensino loro: Iervolino, Cesaro e Caldoro che si devono rendere conto che la miccia gliela ha lasciata accesa fra le mani il capo del Governo e che loro, nvece di continuare a pensare ai propri interessi di bottega devono assolutamente venire a capo di questo dramma che può far esplodere l’intera regione. Non è facile trovare una soluzione, certo, dopo decenni di non governo o meglio di malgoverno del ciclo dei rifiuti. Il tempo che resta è poco, dopodichè gli effetti saranno a catena e devastanti sul piano socio-sanitario ed economico alla vigilia di un Natale che sembrava far riaccendere le speranze di un vitalità che rischia invece di soffocare nell’immondizia, irreversibilmente! Amministratori e Operatori turistici si preparano a partecipare alla Fiera del Turismo londinese: ci chiediamo davvero che cosa potranno presentare, proporre e promettere ai tour operetors per non farli desistere dal cancellare Napoli, la sua straordinaria provincia turistica, l’intera Campania dai loro programmi, il che significherebbe il collasso finale della regione.

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