Sagristani (UDC): nuove strategie per il turismo partenopeo e sorrentino

Pietro Sagristani (UDC) Ass. Prov.le al Turismo Napoli

Ripensare e riprogettare la politica per il turismo in Penisola Sorrentina è possibile se si intraprende la strada maestra: quella di fare sistema tra amministratori pubblici, a tutti i livelli, operatori del settore alberghiero-ristorativo e dell’accoglienza in generale, enti, associazioni e centri di cultura, arte e promozione artistica di cui c’è grande vivacità in tutta l’area come lo dimostrano le decine di eventi e di iniziative che si svolgono in ogni comune e in ogni frazione di questo territorio. L’intento di passare dalla politica degli annunci a quella del fare è stato manifestato di recente un po’ da parte di tutti gli attori in campo e settembre può rappresentare l’inizio di questo percorso che, per realizzarsi, ha bisogno innanzitutto di tanta buona volontà condivisa. “Se continuiamo sulla strada intrapresa, quella cioè di rinunciare ai protagonismi individuali per privilegiare una visione d’insieme di problemi e di soluzioni da attuarsi – evidenzia Pietro Sagristani assessore provinciale al turismo – allora possiamo cominciare a disegnare la nuova mappa del turismo costiero e, più in generale, dell’area metropolitana di Napoli che insieme al Presidente della Provincia Luigi Cesaro intendiamo proporre in modo sempre più competitivo sugli scenari del turismo nazionale e soprattutto internazionale. Nasce da qui l’idea di una rivisitazione per aree omogenee della programmazione e dell’offerta turistica di Napoli e della sua variegata provincia e sono certo che se riusciremo a coglierne il significato e soprattutto le implicazioni riusciremo a rivitalizzare il nostro bacino naturale più prezioso, cioè il territorio coi suoi prodotti e le sue tradizioni, la sua gente e le sue peculiarità. Per questo mi auguro che insieme agli assessori al turismo dell’area e ai rappresentanti dell’associazionismo d’impresa della categoria sapremo animare un tavolo di confronto per valutare la fattività di un progetto unitario dell’offerta turistica, in grado di superare logiche municipalistiche e di proporre al mercato novità nella tradizione del nostro buon nome”. Continua Sagristani: “Dobbiamo lasciarci alle spalle vicende abominevoli accadute queste estate: dalla violenza criminale che ha offeso l’immagine di Capri all’inquinamento delle acque a Capri e nel resto del golfo di Napoli, fino alla nostra Costiera che deve recuperare quell’ospitalità balneare che, per esempio, menti perverse hanno messo a rischio quest’estate con gli episodi di cronaca che ben conosciamo, le bombe e le cariche esplosive sulle spiagge e non solo! Ecco quindi il secondo fronte su cui intendo lavorare con gli amministratori locali: attuare politiche efficaci per garantire sicurezza a residenti e ospiti perché la Penisola può restare regina del turismo se saprà salvaguardare la tranquillità e la sicurezza facendone punti di ulteriore forza della propria offerta turistica. Di tutto ciò ne dobbiamo discutere insieme anche alle forze di polizia che sono costantemente attive sul nostro territorio, ma anche col nuovo Prefetto di Napoli, Andrea De Martino, al quale formulo i miei migliori auguri di buon lavoro”. Se il sindaco Giuseppe Cuomo conferma “la linea di assoluta convergenza con Sagristani e con gli altri colleghi primi cittadini su tutte le importanti questioni della Penisola”, è pur vero che a lavorare sul campo dovranno essere le cosiddette seconde file, cioè gli assessori delegati dai Sindaci a sovrintendere all’attuazione di politiche turistiche coerenti con i programmi delle loro amministrazioni. Chi sono, da Vico a Sorrento, i bracci destri dei Sindaci per il turismo. A Vico Equense c’è Matteo De Simone, Agnello Di Capua d Meta, a Piano di Sorrento si tratta di un consigliere che però lavora più di un assessore, Giancarlo d’Esposito; a Sant’Agnello di turismo se ne occupa il vice sindaco Pietro Gnarra, mentre a Sorrento c’è Gaetano Milano e a Massalubrense Donato Iaccarino. A Capri troviamo l’assessore Marino Lembo, alle prese, tra i tanti, anche con i problemi dovuti al coinvolgimento del sindaco, Ciro Lembo, nel caso dell’inquinamento marino causato dall’Occhio Marino su cui indaga la Magistratura. Nel settore dell’associazionismo turistico a Sorrento c’è addirittura il vice presidente nazionale di Federlaberghi, Costanzo Iaccarino, affiancato dal battagliero collega presidente di Capri, Sergio Gargiulo. E da alcuni mesi anche nuove importanti realtà associative si sono organizzate a Sorrento,a cominciare dal neo referente territoriale di Confindustria-Turismo Raffaele Russo, la responsabile regionale di Confimpresa Raffaella Papa, la presidente di Confesercenti Monica Savarese che associa oltre un centinaio di B&B. Insomma, si parte dai ruoli istituzionali, pubblici e privati, per dar vita a una stagione all’insegna della collaborazione, confronto sinergico affinché ciascuno faccia al meglio la propria parte. “Il nocciolo del discorso sta tutto qui – evidenzia Sagristani – perché i Comuni devono impegnarsi affinché le singole realtà e tutte insieme funzionino al meglio in termini di servizi, di mobilità, di pulizia e arredo pubblico, di investimenti per gestire l’ordinario in modo efficiente, cioè tutti elementi che costituiscono la parte essenziale utile a creare attrattiva sul turista. Poi vengono gli eventi e quindi un cartellone unico che spalmi sui territori l’intera offerta stagionale, estiva ed invernale, magari modulandola proprio sulle quattro stagioni che ci permetterebbero di avviare un originale processo di destagionalizzazione dell’offerta all’insegna anche delle tipicità legata a questi periodi dell’anno che dobbiamo però proporre attraverso idonee e non improvvisate strategie di marketing turistico-territoriale nelle sedi promozionali giuste e soprattutto in tempo utile per averne riscontri. Su questo sono assolutamente d’accordo con il collega assessore regionale al turismo Giuseppe De Mita che analizzando i risultati della spesa fatta in questi anni per finanziare i cosiddetti “grandi eventi”, ha certificato che essi non sono stati per nulla soddisfacenti in quanto la gente e i turisti prima degli eventi cercano il territorio…Il nostro primo compito è perciò quello di preparare e di offrire un territorio che sia in tutte le sue peculiarità veramente all’altezza del nome e delle aspettative che in esso ripongono i turisti italiani e stranieri”. (16/09/2010)

Pubblicato sul settimanale “LA MIA PENISOLA

Stampa