Mastellone: “Ma Sorrento non è Napoli”

Per fortuna che nella mia formazione manageriale i miei maestri  (dei quali mi piace ricordare l’ex Presidente di McKinsey dott. Osculati ed l’AD di BPB dott. Jacobini) mi hanno insegnato ad essere paziente e tenace! Paziente lo sono perché, a volte, rileggendo i miei scritti degli ultimi cinque anni mi arrabbio in quanto molte delle mie “gratuite segnalazioni” di indirizzo o di opportunità turistico – commerciale non sono mai state prese in considerazione dagli amministratori comunali! Ovviamente mi riferisco alla “precedente” non a quella attuale. Non è che me ne importi più di tanto, ma come cittadino mi viene rabbia dentro! Ho criticato lo spot TV di qualche anno fa perché lo ritenevo inutile e poco produttivo. Infatti lo è stato. Il brand “Sorrento” non deve essere markettizzato pubblicitariamente in quanto è fra i più conosciuti al mondo! Dobbiamo invece comunicare, fra l’altro, la nostra lontananza e diversità da Napoli città! All’estero sono soliti associare Napoli all’intera Campania, quindi anche alla costa sorrentina. Napoli e la stampa internazionale hanno avuto sempre rapporti tesi e difficili, oggi lo sono di nuovo. Secondo il monitoraggio della stampa estera, svolto dall’Osservatorio Giornalistico Internazionale ‘Nathan Il Saggio’, da giugno ad agosto, si racconta di emergenze vecchie e nuove, dalla vicenda mucillagine che ha capeggiato sui giornali italiani al ritorno dei rifiuti. Un ritorno quasi ad orologeria giustificato da presunte emergenze che nelle dimensioni, però, sono lontane anni luce da quelle del 2008. Sono i giornali francesi e tedeschi a stigmatizzare in particolare in problema rifiuti, esploso in seguito allo sciopero delle ditte che provvedono alla loro raccolta. La ricerca, coordinata da Klaus Davi, riporta anche un articolo del quotidiano austriaco Der Standard, nel quale si analizzano le varie problematiche campane: “La struttura del turismo italiano versa in uno stato di crisi cronica. Alle infrastrutture deboli e ai prezzi alti si sono poi aggiunte l’emergenza rifiuti e gli scandali di corruzione e mafia di Napoli che hanno fatto perdere al Belpaese altri possibili visitatori”. Questa è una grossa pubblicità negativa che noi “sorrentini” non possiamo più avere, anche se non ci tocca direttamente. Bisogna agire! Bisogna comunicare all’estero “il nostro bel regno pacifico e sereno”. Quella negatività, e fango turistico, che viene gettata su Napoli (anche se Napoli turisticamente morta lo è!) e’ un danno d’immagine indiretto anche per Sorrento. Ovviamente non mancano gli elogi e gli articoli positivi, ma di certo questo allarmismo, esploso proprio nei mesi di punta del turismo, non ha aiutato l’offerta pur variegata e valida della regione Campania. Klaus Davi fa notare che forse non è un caso che questa polemica scoppi in un periodo sensibile dell’anno come questo e che su importanti testate internazionali si evochino i fantasmi del passato. Ha ragione! Questo è terrorismo d’immagine turistica. Comunque sia mi auguro che Federalberghi della Penisola Sorrentina, alla quale invierò via mail questo mio ulteriore intervento, possa tenerne conto in un suo ipotetico futuro progetto immagine sui media; ovviamente se lo ritengono opportuno! Sorrento, e Sorrento coast, vanno difese da questo sciacallaggio giornalistico, altrimenti gli sforzi quotidiani degli imprenditori del settore se ne vanno in fumus. Per doverosa informazione avviserò di questa situazione d’immagine napoletana, e dell’ipotetico coinvolgimento indiretto di Sorrento anche il nostro Sindaco. Comunicare è importante, ma è più importante comunicare bene! Per quanto ovvio vorrei sottolineare che oggi  i rapidi cambiamenti della domanda rendono necessari – direi vitali – un aggiornamento continuo degli strumenti di marketing, di comunicazione e di promo-commercializzazione; il mondo – cari Amici/e – è in continuo movimento.

(di Gaetano Mastellone – 27/08/2010)

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