Parte Civile, l’intervento dell’avv. La Rana

NAPOLI – Il convegno svoltosi ieri nel palazzo della Regione, a via Marina, sulla Costituzione di Parte Civile per le Pubbliche amministrazioni, ha proposto alla cittadinanza e agli operatori del diritto un tema di estrema attualità. Esso si è manifestato soprattutto in quei casi giudiziari con un diretto coinvolgimento di associazioni a delinquere di stampo camorristico, laddove le amministrazioni comunali nei cui territori operavano tali sodalizi criminosi, hanno ritenuto opportuno deliberare la volontà di costituirsi parte civile, per i danni provocati alle immagini, talvolta anche sul piano del turismo internazionale (pensiamo, ad esempio, a Ercolano) delle comunità locali vessate da tali fenomeni criminali. Non sono mancate, purtroppo, decisioni di segno diverso. Ricordiamo, ad esempio, che il Comune di Torre del Greco, pochi anni fa, per decisione dell’assessore con delega al contenzioso dell’epoca, decise di non partecipare ai processi penali per abusivismo edilizio, considerando tale partecipazione inopportuna, forse sul piano del consenso elettorale. Tra le decisioni da segnalare per la loro ricaduta culturale e politico-amministrativa, segnaliamo un processo in corso nel Tribunale di Napoli, Settima Sezione Penale, Collegio A, noto come processo “farmatruffa” (Acampora + altri). In tale processo, nel quale sono imputati medici e farmacisti accusati di un vasto giro di false ricette, si è costituita parte civile la Regione Campania e, al suo fianco, una nota associazione di consumatori, rilevando che tali fatti, se provati, determinano notevoli esborsi illeciti di denaro, intaccando fondi pubblici che potrebbero e dovrebbero essere utilizzati a beneficio degli utenti della sanità, in termini di rinnovo di attrezzature e locali, per esempio.  Avv.  Agostino La Rana (07/07/10)

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