“Legge-bavaglio”: il Parlamento dica no alla censura di stato!

La legge-bavaglio violenta la Costituzione e le libertà democratiche, favorisce la criminalità organizzata e quel potere politico interessato a garantirsi la “privacy” sul proprio operato. Auspichiamo che il Parlamento riveda in toto questa legge per la tutela degli interessi primari di tutti i cittadini. In questo senso l’impegno assunto dal Presidente della Camera dei Deputati On. Gianfranco Fini di non assicurare “corsie preferenziali” alla legge e di voler favorire il più ampio confronto sul testo “blindato” dal Senato, rappresenta l’occasione per porre rimedio a questo provvedimento che scredita l’Italia e la sua classe di governo.

Stampa